Sogin, Pirani: appello al governo contro licenziamento 80 persone

L'ad Desiata: "Valorizziano personale, a giorni 15 assunzioni

OTT 2, 2018 -

Roma, (askanews) – I sindacati chiedono l’intervento del governo per stabilizzare 80 lavoratori interinali della Sogin. E’ la società pubblica che si occupa del decommissioning degli impianti nucleari e della gestione dei rifiuti radioattivi. Secondo il sindacato anche il decreto dignità pesa in modo negativo. Il segretario generale della Uiltec, Paolo Pirani critica la società e afferma che “è uno spreco che si vuol far pagare agli ultimi arrivati, ai più deboli, agli 80 lavoratori interinali. C’è di più, questa azienda sta chiedendo ulteriori aiuti al governo”.

Pirani rivolge un appello alla politica. “Dobbiamo sapere che questi soldi si trovano attraverso le bollette. Abbiamo chiesto al governo se è possibile andare avanti così”.

Ai rilievi del sindacato, l’amministratore delegato di Sogin, Luca Desiata, conferma la politica sul personale nella società. “Le politiche del personale di questo vertice sono orientate a razionalizzare e aumentare l’efficienza. In parallelo è stato avviato un processo di valorizzazione delle risorse interne”.

E per quanto riguarda il tema dei lavoratori a rischio licenziamento, Desiata precisa che: “Si tratta in realtà di 68 persone. Un 40% fa riferimento a progetti di durata limitata nel tempo. Un 50-60% sono invece di natura più strutturale. Stiamo procedendo a una analisi puntuale delle esigenze aziensali per avviare l’apertura di posizioni a tempo indeterminato. Il primo atto concreto è l’apertura di 15 posizioni tecniche, ingegneri e tecnici di centrale, che saranno pubblicate entro il 10 ottobre”.