La visione dell’Arabia Saudita per il 2030: riforme e prosperità

Il Regno incanta Roma con una grande festa al Parco dei Principi

SET 26, 2018 -

Roma, (askanews) – È la culla dell’Islam, di cui ospita i luoghi più sacri, ed è sempre più proiettata nel futuro: l’Arabia Saudita ha cominciato a bruciare le tappe di una riforma per trasformarsi entro il 2030 in uno dei motori degli investimenti a livello globale, diversificando le fonti di crescita e puntando sulla sua posizione geografica strategica per diventare un hub di collegamento economico ma anche culturale fra Asia, Europa e Africa.

In occasione della festa nazionale del 24 settembre, il Regno ha incantato Roma con una sontuosa festa al Parco dei Principi durante la quale l’ambasciatore Faisal bin Sattam bin Abdulaziz Al Saud ha ricevuto centinaia di ospiti intrattenendosi personalmente a parlare con numerosi invitati.

L’ambizioso programma di riforme saudita mette l’accento su privatizzazioni e competitività e sta trasformando l’economia del paese, che è già fra le prime 20 economie a livello mondiale. In questo contesto di grandi cambiamenti, si aprono sempre più opportunità di investimento per le imprese estere – Vision 2030 punta ad aumentare gli investimenti diretti dal 3,8% al 5,7% del pil – di cui l’Italia sta beneficiando ampiamente, tanto da essere tra i primi 10 partner commerciali del Regno. Numerose le aziende italiane che hanno vinto appalti per grandi progetti avviati con la Vision, fra cui Ansaldo, Salini-Impregilo Italferr, Fincantieri.

I settori più promettenti per gli investimenti sono le infrastrutture, la salute e il turismo, con 3 megaprogetti lanciati nell ultimo anno dal Regno nell ambito della Vision: Red Sea Project, Al Qiddiya e Neom.

E proprio Neom, una nuova città e zona economica speciale da 500 miliardi di dollari che dovrà diventare un super-volano per l’economia, vede una donna, Aradhana Khowala, nominata come managing director of tourism. Un ulteriore segnale del cambiamento che l’Arabia Saudita ha intrapreso negli ultimi anni in molti settori, fra cui anche quello dei media: un’altra donna, Weam al Dakheel, è diventata da poco la prima anchor woman a presentare il telegiornale di prima serata sul canale pubblico saudita.