Morta Rita Borsellino, camera ardente in bene confiscato a mafia

Sorella di Paolo, è stata politica di spicco degli ultimi anni

AGO 16, 2018 -

Palermo (askanews) – Palermo dà l’ultimo saluto a Rita Borsellino, morta a 73 anni il giorno di Ferragosto all’ospedale Civico della città. La sorella del giudice Paolo, malata da tempo, era una delle principali personalità politiche dell’isola. Impegnata in prima linea nella lotta alla mafia e nelle politiche sociali, la sua camera ardente è stata allestita nel bene confiscato alla mafia ed assegnato dal Comune di Palermo al Centro Studi “Paolo Borsellino”.

Dopo la strage di via D’Amelio dove venne ucciso dalla mafia il fratello magistrato infatti si è sempre impegnata per la cultura della legalità. Ex europarlamentare, era stata candidata alla presidenza della Regione nel 2006.

Aveva partecipato alle commemorazioni di via D’Amelio, nella sua ultima apparizione pubblica. Unanime il cordoglio del mondo politico a cominciare da quello del sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

“Il 19 luglio del 1992 e il 15 agosto del 2018 sono due date che restano scolpite nella storia siciliana. Non se ne è andata soltanto una persona, se ne è andata una parte di noi. Diciamo tutti grazie a Rita per avere con dolcezza e con forza testimoniato l’importanza della convivenza civile. E restano momenti bellissimi come quando in via d’Amelio era circondata dai ragazzi di tutte le scuole”.