Le storie dei migranti sulla Diciotti tra lacrime e giochi

La testimonianza della dott. Indovina, del team sanitario Cisom

GIU 20, 2018 -

Pozzallo (askanews) – Bambini che riescono a trasformare in gioco anche il viaggio su una nave militare e persone commosse fino alle lacrime per il sollievo di avercela fatta e per la sensazione di sentirsi in salvo dopo aver rischiato la vita attraversando il Mediterraneo. È il racconto delle storie dei migranti a bordo della Diciotti, oltre 500 sbarcati a Pozzallo la scorsa notte, fatto dalla dottoressa Claudia Indovina, del team sanitario del Cisom (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta) in missione sulla nave della Guardia Costiera per garantire assistenza sanitaria ai migranti e al personale.

“I bambini mantengono la loro innocenza ed è una cosa bellissima” ha raccontato ad askanews “Cerchiamo di non far capire loro che siamo su una nave militare, cerchiamo di farli giocare, gonfiamo i guanti per farli diventare palloncini, gli diamo penne, fogli, colori per cerca di mantenerla questa loro innocenza, e anche le mamme fanno la stessa cosa”.

Poi racconta del momento di commozione vissuto insieme ad una delle donne incinte sbarcate prima per accelerare gli accertamenti medici. “C’è stata questa donna di 25 anni che io ho visto col velo, nonostante fosse nigeriana e la Nigeria è un Paese cattolico; nel momento in cui l’abbiamo accompagnata da Nave Diciotti per farla salire sulla Trecento per portarla a Lampedusa ho visto che ha fatto il segno della croce”.

“Abbiamo chiacchierato e le ho chiesto ‘Come mai porti il velo e hai fatto il segno della croce’, lei mi ha guardato e ha sorriso, siccome io conosco le loro storie e so cosa passano nei loro paesi, le ho detto ‘stai tranquilla perchè adesso sei in Italia, sei libera e puoi fare tutto quello che vuoi della tua vita’. Lei si è messa a piangere e mi ha abbracciato”

A bordo della Diciotti c’erano 523 persone, fra loro 90 minori e 9 donne incinte.