Made in Italy, da Peroni e CREA campus formazione e innovazione

Su coltivazione sostenibile orzo e malto 100 per cento italiano

GIU 18, 2018 -

Roma, (askanews) – Un centro d’eccellenza per la promozione e la diffusione della cultura della qualità e della sostenibilità in ambito agricolo e cerealicolo. Dalla collaborazione tra Birra Peroni e CREA, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, nasce Campus Peroni, una nuova realtà per la formazione e l’innovazione sui due pilastri della qualità Peroni: la coltivazione sostenibile dell orzo distico da birra e il Malto 100% Italiano, ingrediente principale della birra nata nel 1846.

Federico Sannella, Direttore Relazioni Esterne Birra Peroni: “L’idea del campus nasce dalla volontà di mettere insieme tanti soggetti. Da un lato la filiera primaria, il mondo dell’agricoltura, il mondo della trasformazione che noi rappresentiamo ma anche il mondo delle università. Mettendo insieme studenti, produttori e agricoltori, per raggiungere l’eccellenza della qualità. Questa è per noi la ricetta fondamentale per vincere sul mercato sia in Italia che all’estero”.

Grazie al protocollo d intesa firmato tra Birra Peroni e CREA

vengono messe a sistema e implementate le iniziative di

formazione e training che Birra Peroni sviluppa a sostegno della

sua filiera agricola, con l obiettivo di migliorare la qualità e

le performance ambientali della produzione cerealicola. Il perchè dell’importanza di un’azione congiunta per “coltivare” la

cultura della qualità fin dai banchi di studio e sviluppare

ulteriori attività di formazione a favore dell intera filiera lo spiega Salvatore Parlato, presidente del Crea:

“Perchè ci si accorge che formazione e ricerca sono le basi fondamentali per valorizzare il made in Italy e i prodotti delle filiere. Siamo quindi contenti che Peroni abbia riconosciuto nel Crea un soggetto idoneo a supportare in questa attività di valorizzazione del made in Italy agricolo, caposaldo della nostra mission che è proprio il valorizzare le produzioni agricole italiane”.

Tutto in un modello modello virtuoso di scambio tra ricerca, formazione e produzione. Alessandra Pesce, Sottosegretario al ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali: “E’ fondamentale per lo sviluppo del nostro agroalimentare. Perchè noi dobbiamo guardare all’agroalimentare del futuro, investire in innovazione e ricerca. Ma non basta, occorre procedere verso un sistema di trasferimento e formazione, e andare alla ricerca di quelle innovazioni che sono domandate dai produttori, richieste dal mercato e che rendono la filiera produttiva più trasparente per i nostri consumatori”.