Raggi: per il verde di Roma Coldiretti, detenuti e rifugiati

Il servizio Giardini azzerato dalla procura per corruzione

GIU 13, 2018 -

Roma, (askanews) – Coldiretti con l’aiuto di detenuti e rifugiati per sfalciare i parchi e i giardini di Roma ridotti a giungle: lo ha ribadito la sindaca di Roma Virginia Raggi nel corso di una conferenza stampa alla Associazione Stampa Estera.

“Villa Pamphilj era bellissima. Chi la puliva? Chi la curava? Probabilmente le aziende di mafia capitale. Allora noi dobbiamo trovare delle aziende pulite che ricomincino a lavorare su Villa Pamphilj e sulle altre Ville. La Coldiretti, da quando abbiamo sottoscritto il protocollo d’intesa, ha iniziato ad andare a sfalciare in tutte queste aree. Villa Pamphilj è una di quelle aree che abbiamo cominciato a sfalciare in maniera regolare e per me è un punto d’orgoglio. Le cose di fretta, a Roma, hanno significato corruzione. E siccome i cittadini ci hanno votato, significa che hanno bisogno di una amministrazione che si prendesse la sua responsabilità e facesse quello che era giusto. Io faccio quello che è giusto, non quello che porta consenso. E questo pagherà nel medio e nel lungo periodo”.

“Tutta l’attivazione di questa rete, da Coldiretti ai detenuti ai rifugiati, e stiamo assumendo dall’ufficio collocamento per ricostituire, nei limiti di legge, l’ufficio giardini, e stiamo ultimando le gare degli appalti sul verde, sta portando dei risultati. Per cui abbiamo dei parchi che finalmente vengono sfalciati. Certo scontiamo l’abbattimento drastico di un servizio che grazie alla procura è stato ripulito. Ma finora il malaffare era infiltrato ovunque. La corruzione, sul verde, la faceva da padrona” ha detto la sindaca.

Il Campidoglio aveva già annunciato la creazione prossima diun elenco di migranti volontari, tra richiedenti asilo e rifugiati nei centri di accoglienza, per ripulire parchi e aree verdi della città. Il progetto del Campidoglio prevede che, oltre alla cura del verde, i richiedenti asilo potranno lavorare anche nelle biblioteche pubbliche. Per farlo però dovranno essere in possesso di titoli di studio conseguiti nei paesi di provenienza e avere conoscenze informatiche.