Nuovo regolamento protezione dati, come impatta sulle Pmi

Le soluzioni offerte da Sharp Italia

MAG 23, 2018 -

Roma, (askanews) – Dal 25 maggio 2018 il nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati sostituirà l’ormai obsoleta Direttiva sulla protezione dei dati del 1995. La quantità di dati che le aziende conservano oggi è infatti di gran lunga superiore a quella del 1995, quando motori di ricerca come Google, social network come Facebook e strumenti di marketing digitale come Salesforce non esistevano.

L avvento di queste nuove piattaforme online ha generato grandi quantitativi di dati (Big Data) che fino ad oggi non sono mai stati adeguatamente regolamentati.

Il Regolamento si pone l obiettivo di disciplinare adeguatamente il mondo digitale e di proteggere i dati personali ed anche le piccole e medie imprese dovranno assicurare la loro totale conformità; Ne abbiamo parlato con Carlo Alberto Tenchini direttore marketing comunicazione Sharp Italia al quale abbiamo chiesto quali sono i servizi messi a disposizione.

“Noi lavoriamo principalmente su tre aree, la prima è aiutare le imprese a prendere consapevolezza del regolamento e dei suoi contenuti: quindi, un’attività di formazione per le imprese. Tra pochissimi giorni sarà attiva una piattaforma on line che è stata costruita con un partner specializzato nella formazione, dove ci sarà un corso di novanta minuti per comprendere il Gdpr, con anche degli esempi pratici nella vita quotidiana. Ci sarà anche un test finale. Quindi mettiamo a disposizione delle imprese uno strumento di formazione, on line, ma sempre di formazione. L’altra cosa è costruire un sistema di servivi che le Pmi italiane possono acquistare per la gestione dei sistemi informatici. Quindi sistemi per la sicurezza dei dati e per il trattamento delle informazioni, che hanno un canone mensile ma sono costruire con tecnologie che di solito sono a disposizione solo delle grandi imprese. La terza area è la gestione dei documenti cartacei, perché ci concentriamo sulla sicurezza delle reti e dei server ma dimentichiamo che abbiamo una quantità incredibile di documenti cartacei all’interno delle imprese. Noi attuiamo delle procedure per cui viene resa sicura la gestione delle stampe”.

Come impatta in termini globali questo regolamento sulle Pmi?

“Ci sono delle attività che possono essere fatte dall’impresa stessa seguendo un decalogo per una prima autoverifica sul rispetto del regolamento. Noi abbiamo un sistema disponibile per le imprese che può essere fatto in videoconferenza. Alla fine di questa procedura si è in grado di capire quali sono i gap dell’impresa nei confronti del regolamento Gdpr. La prima cosa è avere consapevolezza del regolamento quindi informarsi ed informare i propri dipendenti. Un altro aspetto è verificare quali sono i dati che sono in mio possesso oggi. Sono tutti necessari per lo svolgimento dell’attività? Com e li ho ottenuti? Un altro aspetto importante è andare a rivedere le informative sulla privacy. Sono sicuro di avere ottenuto un consenso esplicito ad avere le informazioni? Ed ancora essere in grado di garantire il diritto delle persone (cancellazione, modifica, trasferimento dei propri dati personali presenti nell’impresa). Infine, devo nominare un Data protection officer, ma solo in alcuni casi, e quindi devo verificare anche questo punto. Sette facili regole per una autovalutazione prima di affidarsi a un esterno per una valutazione oggettiva”.