Birra Peroni, l’acqua e Roma in mostra all’Archivio di Stato

"Sannella: il successo dell'azienda è grazie all'acqua di Roma"

MAG 16, 2018 -

Roma, (askanews) – Nel 1864, nata l’Italia da tre anni, la capitale era ancora Torino, ma il piccolo imprenditore sabaudo Francesco Peroni già intravide il futuro sviluppo di Roma. Fu allora che Francesco affidò al primogenito Giovanni il compito di spingersi nella città dei Papi per avviare una seconda fabbrica di birra, oltre quella originaria di Vigevano. Un piccolo locale aprì in via Due Macelli e, da allora, lo sviluppo industriale di Birra Peroni si fuse con quello economico di Roma, seguendone la crescita urbana e demografica, assecondando il business e rincorrendo i flussi del consumo.

La produzione si spostò poi a Porta Pia dove terminavano le condutture dell’acquedotto della Società dell’Acqua Pia Antica Marcia, che aveva il monopolio della gestione delle acque potabili a Roma. E così, negli anni del “boom” della produzione di birra, Peroni iniziò a comprare da Acqua Marcia acqua per il processo produttivo, fino al trasloco al deposito attuale a Tor Sapienza.

La mostra “Acqua e birra per Roma Capitale – Economia, demografia e alimentazione negli archivi storici dell’Acqua Marcia e di Birra Peroni”, all’Archivio di Stato di Roma, racconta il rapporto tra la storica azienda birraria e la capitale, sulla base di documenti degli archivi storici di Birra Peroni e di Acqua Marcia: testimonianze della relazione tra la crescita urbana, demografica e produttiva della città capitolina e i luoghi di produzione, promozione e vendita di Birra Peroni tra la fine dell Ottocento e il Novecento, con riferimento a eventi legati allo storico acquedotto dell Acqua Marcia.

Per Federico Sannella, direttore Relazioni esterne e Affari istituzionali di Birra Peroni: “Questa mostra vuole proprio raccontare questo imprescindibile legame tra la birra e l’acqua in questa città. Un legame che ha fatto crescere entrambe: infatti Birra Peroni in questa città è nata, cresciuta, diventata grande, oggi è un’azienda globale ed è grazie all’acqua di Roma che questo successo è avvenuto. Quindi in questa mostra lo vogliamo raccontare, un po’ celebrare, e far valere il valore dell’acqua perchè l’acqua è una risorsa per noi fondamentale, lo è per i cittadini e noi abbiamo fatto tanti investimenti per ridurre il consumo di acqua, del 50% negli ultimi 10 anni nel nostro processo produttivo”.

Paolo Buonora, direttore dell’Archivio di Stato di Roma: “È una mostra a due facce, sono due archivi di impresa: uno di una grande azienda che ha fatto la storia della città e non esiste più, è stata liquidata, e noi abbiamo acquisito l’archivio, l’Acqua Marcia; e l’altra invece un’azienda che ancora esiste. È una bella parabola sul capitalismo italiano anche.

Quello che volevamo emergesse è una lettura della storia della città di Roma capitale attraverso le successive fasi di sviluppo. Tutte queste fasi sono ben ricostruibili e ben leggibili attraverso la storia del consumo della birra e la storia dei bisogni idrici”.

La mostra è visitabile gratuitamente fino al 15 giugno alla Biblioteca Alessandrina, nel Compresso di S. Ivo alla Sapienza.