Verso l’agricoltura del futuro: tra sostenibilità e Big Data

Alla Green Week di Trento ha preso parte anche CNH Industrial

MAR 20, 2018 -

Trento (askanews) – Il futuro dell’agricoltura passa da due parole chiave: sostenibilità e innovazione. Anche di questo si è discusso alla Green Week di Trento, festival della Green Economy, al quale ha partecipato, tra gli altri, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che ha ribadito l’importanza dell’attenzione all’ambiente anche come elemento della ripresa economica. In particolare un appuntamento del festival è stato dedicato a “Il futuro dell agricoltura, sostenibile e 4.0”.

A moderarlo il giornalista de L’informatore agrario, Nicola Castellani.”L’agricoltura sostenibile – ha detto ad askanews – è una agricoltura che deve essere per forza più rispettosa dell’ambiente, deve ovviamente dare un reddito agli agricoltori, deve preservare la biodiversità e quindi deve essere un agricoltura più a misura d’uomo”.

Da questo punto di vista un contributo, in termini di innovazione, ma anche di attenzione alle esigenze degli agricoltori, viene dalle aziende che operano nel settore, come CNH Industrial, che controlla marchi storici dell’agricoltura come Case IH e New Holland, rappresentata a Trento dalla Connected Services Marketing Manager, Francesca Protano.

“Bisogna ragionare – ci ha detto – a livello di ecosistema, fare convogliare all’interno di esso anche altri fattori e questo avviene attraverso l’utilizzo dei Big Data”.

Nello specifico, questa analisi dei Big Data si traduce in azioni molto pratiche, grazie alle tecnologie di cui dispongono i mezzi di CNH Industrial, da anni all’avanguardia nel settore dei veicoli dotati di autonomia.

“Se l’agricoltore ha in mente di effettuare un’operazione di irrigazione nel breve periodo – ha aggiunto Francesca Protano – può fare una valutazione: si affida ai Big Data, che gli consiglieranno, in questo caso tramite i dati meteo, di eventualmente fare l’operazione o non farla, qualora fosse prevista pioggia. Questo significa: risparmio dal punto di vista ambientale, perché non avrà inquinato spostandosi con i mezzi e soprattutto risparmio economico anche per l’agricoltore in sé, perché non ha dovuto movimentare il suo parco macchine”.

E il futuro, secondo CNH Industrial, sarà interessante e sempre più segnato da sviluppi sostenibili, in vista di una scadenza, il 2050, nella quale l’agricoltura sarà chiamata a dare risposte primarie a un mondo nel quale la popolazione sfiorerà i 10 miliardi di persone.