Combattere il cancro da scrittore, il sogno avverato di Matteo

Libro "Piccole fiabe per grandi guerrieri" è un progetto con Airc

MAR 12, 2018 -

Milano (askanews) – Nove fiabe antiche, ispirate ai grandi nomi come Andersen, Perrault o i fratelli Grimm, per raccontare la propria storia di lunga e difficile lotta contro la malattia: “Piccole fiabe per grandi guerrieri” è il sogno realizzato di Matteo Losa, scrittore della provincia di Milano che da 12 anni combatte contro il cancro. L’autore ha presentato il libro a “Tempo di libri” a Milano. “Sono fiabe classiche, dove il problema, che è il cancro, non è mai citato esplicitamente ma trattato con l’utilizzo della metafora fiabesca, sono per tutti perchè sono eterne quindi da 0 a 99 anni come quelle con cui siamo cresciuti”.

Un libro nato da un progetto di crowdfunding e pubblicato da Mondadori per raccontare il viaggio dalla scoperta della malattia ad oggi attraverso le emozioni, dalla sorpresa al disgusto, dalla gioia alla rabbia. “Ho scelto le 7 emozioni primarie, quelle che tutti condividiamo a prescindere da sesso, età, cultura e formazione, e sono le priem che vengono squilibrate quando un agente esterno ci scombussola la quotidianità, da lì sono partito per cercare di trovare il giusto equilibrio per affrontare la malattia”.

Matteo Losa è testimonial di Airc, primo ancora non guarito nella storia dell’associazione italiana per la ricerca sul cancro, e sta portando in tour il suo libro, che fa parte di un progetto più esteso chiamato “Fiabe contro il cancro” con l’obiettivo di superare l’omertà che ancora esiste quando si parla di tumore. “Lo porteremo in 170 copie in diversi ospedali che collaborano con Airc o altri che già ci hanno contattato”.

A causa della malattia Matteo ha dovuto abbandonare il sogno di diventare calciatore ma ne ha realizzato un altro, quello di fare lo scrittore e non abbandona la voglia di sognare: come nella sua favola preferita del Criceto pettirosso che si trasforma in un bel principe. “Guarire sarebbe il massimo, sarebbe il lieto fine migliore”.