Siria, migliaia di civili intrappolati ad Afrin e Ghouta

Gli Usa: tregua immediata. I turchi accerchiano il feudo curdo

MAR 13, 2018 -

Damasco (askanews) – Ghouta e Afrin. Due diverse realtà siriane accomunate dallo stesso tragico destino. Zone assediate da forze militari superiori con migliaia di civili in trappola. Gli Stati Uniti hanno presentato al Consiglio di Sicurezza dell’Onu una nuova risoluzione per un cessate il fuoco immediato in Siria: lo ha annunciato l’ambasciatore statunitense presso la Nazioni Unite, Nikki Haley. “La situazione dei civili nella Ghouta orientale è tragica” ha spiegato Haley, accusando la Russia di aver votato a favore di un cessate il fuoco “per poi ignorarlo immediatamente” con almeno venti missioni di bombardamento nei primi quattro giorni dopo l’approvazione del testo.

L’enclave dei ribelli nella periferia di Damasco è sotto costante bombardamento. I mezzi di soccorso appostati fuori dalla zona a rischio, riescono raramente ad entrare nella zona con viveri e medicinali. La tv di stato siriana ha mostrato le immagini di alcuni civili trasportati via dalla Ghouta. Ma sono oltre 1.000 le persone che necessitano “una evacuazione medica” dall’enclave assediata dalle truppe del regime di Bashar al Assad dal 27 febbraio.

Uno scenario egualmente drammatico si presenta più a nord, ad Afrin, vicino al confine con la Turchia. Le truppe turche hanno accerchiato il cantone difeso dalle milizie curde e dalle Forze Democratiche Siriane, nel mirino di un’offensiva dell’esercito di Ankara, appoggiato da milizie jihadiste anti-Assad.

Le manovre per l’accerchiamento di Afrin erano in corso da giorni. L’operazione denominata da Ankara “Ramoscello d’ulivo” mira prima a isolare la città dal resto del territorio a maggioranza curda e poi a ‘neutralizzare’ tutti i combattenti. Rispetto alla Ghouta dove non c’è via d’uscita per i civili, ad Afrin centinaia di civili sono fuggiti o stanno cercando di fuggire nel timore di restare intrappolati quando sarà sferrato l’attacco finale.