Mons. Scicluna inviato dal Vaticano in Cile per caso abusi

Incontra i testimoni del caso Barros

FEB 21, 2018 -

Santiago (askanews) – Fare chiarezza sugli abusi. E’ questa la missione affidata dal Papa all’arcivescovo di Malta Charles Scicluna che è arrivato in Cile per ascoltare le vittime del prete pedofilo Fernando Karadima sulla vicenda di monsignor Juan Barros, il vescovo di Osorno che di Karadima fu discepolo ed è accusato di averlo coperto.

“Sono venuto inviato da Papa Francesco per raccogliere informazioni utili riguardo a monsignor Juan Barros vescovo di Osorno. Voglio ringraziare tutte le persone che si sono dette disponibili a incontrarmi nei prossimi giorni” ha detto Scicluna, uomo di punta del Vaticano nelle indagini contro gli abusi su minori, al suo arrivo a Santiago.

Le audizioni sono iniziate, alcuni testimoni manterranno riservata la propria identità, altri hanno voluto raccontare apertamente quello che è accaduto.

“Mi faceva sedere sulle sue gambe e iniziava a parlarmi, ma l’unica cosa che desideravo era che facesse rapidamente quello che doveva. Sapevo che era solo una scusa per abusare di me, e quindi io cercavo di astrarmi dal corpo per poter andar via di lì rapidamente, mentre lui mi toccava, mi masturbava o mi faceva quello che voleva”, racconta Jaime Concia, allievo dell’istututo Alonso di Ercilla nell’occhio del ciclone per lo scandalo abusi.

L’indagine dell’inviato del Pontefice si allarga e fa vacillare anche i vertici della Chiesa cilena.

“Sono sicuro che i risultati di questa inchiesta saranno veritieri e sinceri, sono certo che Monsignor Scicluna riferirà esattamente quello che è successo in Cile” ha aggiunto James Hamilton una delle vittime di Fernando Karadima.

Durante il suo recente viaggio in Cile Francesco aveva chiesto perdono ed aveva espresso dolore e vergogna, per lo scandalo violenze, anche se la sua cautela sulle accuse contro Barros ha suscitato l’indignazione di molti cileni.