In viaggio tra il Sudafrica e il dolore per riscoprire sè stessi

Corrado Passi presenta il suo romanzo "Oltre la vita felice"

FEB 19, 2018 -

Milano (askanews) – Un dolore lacerante, la perdita improvvisa del figlio, porta Maia a intraprendere un viaggio dentro se stessa e il Paese in cui vive, il Sudafrica, per scoprire realtà, limiti e prospettive tanto inattese quanto rivoluzionarie.

E’ il filo narrativo di “Oltre la vita felice”, romanzo di Corrado Passi edito da Polaris e presentato a Milano nella nuova libreria “Tempo Ritrovato”. “Maia è una donna che cerca di capire il valore della vita attraverso la conoscenza lentissima, incompleta e parziale, di sé stessa – spiega Passi – E’ un processo che viene scatenato da un escamotage narrativo che è una forte emozione negativa, un lutto”.

Nato a Verona nel 1963, Passi incontra il Sudafrica un dozzina di anni fa e se ne innamora. Abbandona la professione medica per trasferirsi a Cape Town dove fonda una società per viaggi personalizzati nell’Africa australe e inizia a scrivere: prima guide di viaggio, poi romanzi.

E il suo Sudafrica è il secondo protagonista dell’opera. “Il Sudafrica è il luogo nel quale mi sono ritrovato a quasi quaranta anni e nel quale ho finalmente realizzato i miei sogni – prosegue lo scrittore – In questo romanzo è il cosmo, il mondo, che una parte della popolazione sudafricana ritrova, dopo i grandi cambiamenti politici avvenuti poco più di venti anni fa, aprendo gli occhi su quella che era una realtà sconosciuta”.

Altro elemento che caratterizza il romanzo è “il suono”, da quello di un clarinetto a quello dei vari elementi del paesaggio. Suono che, nel descrivere situazioni ed emozioni, Passi fa a volte prevalere sulla parola. “Il suono è tutto. La parola è legata all’elaborazione cerebrale e quindi è legata al ricordo alla memoria e a quella attitudine, non sempre positiva di rivivere il proprio passato – aggiunge Passi – Il suono che può essere la voce del vento, una musica, o un cavallo che nitrisce, è tutto ciò che dovremmo percepire e che invece spesso ci sfugge”.

Il viaggio di Maia la porta da Cape Town al Great Karoo, al Botswana e fino in Namibia; il percorso interiore invece la porta a scoprire cosa c’è oltre quello che lei considerava, prima del lutto, una vita felice. “Oltre la vita felice c’è sicuramente la vita – conclude Passi – Non sono certo che esista una vita ancora una volta ‘felice’, sicuramente c’è la vita!”.