Crollo Balduina, i residenti: era un cantiere, pericolo evidente

"C'è una gru alta 40 metri in mezzo all'acqua"

FEB 15, 2018 -

Roma, (askanews) – “No, non è che si è aperta una voragine, è che è crollato un pezzo di strada; qui c’era il cantiere dei lavori”, dice un residente del quartiere Balduina, sull’orlo del cantiere di via Livio Andronico in cui una parete dello scavo è crollata il 14 febbraio portandosi dietro un pezzo di carreggiata e parecchie autovetture; fortunatamente nessuna vittima, ma i residenti di due palazzine sulla via sono stati evacuati e ci sono molte polemiche sulle proteste e denunce degli ultimi mesi che sarebbero rimaste inascoltate.

“Santa Maria degli Angeli, era una Chiesa e una ex scuola, non so la proprietà, fatto sta che hanno venduto, e dovevano costruire tre palazzine” dice un altro residente.

Alfredo Campagna, presidente del XIV municipio, 5 stelle: “Questo è un cantiere di lavoro, sì. Sicuramente non si è aperta una voragine ma c’è la magistratura che sta indagando, appena avremo notizie le comunicheremo”.

“Io segnalo il problema di quella gru, è alta 40 metri ed è circondata da ruscelletti d’acqua. Se quelli erodono il terreno verrà pure giù questo” dice un altro residente. “C’è il peso di quella gru in pochi metri quadri, un altro caso di pericolo. Non so se ha visto come è stato transennato: sotto c’è un precipizio di venti metri” aggiunge un altro.

“Hanno tolto l’acqua ieri sera. Adesso stamattina un filo riescono ancora a darla per le cose minime, certo uno non si può fare la doccia” commenta un altro ancora. “I lavori sono imponenti; da qua non si vede ma lo sbancamento è imponente, saranno venti metri, molto grosso.”

“Paura no, sa io ho fatto la guerra” dice un anziano signore. “Ma sembrava tante volte che fosse il terremoto, tanto che guardavamo il lampadario se tremava, ma non tremava. Ma qui con tutti quei camion che passavano, quei tir pieni di terra.”

Quanto ai lavori di controllo, commenta un residente che di professione è fisico: “Hanno messo questo interferometro a microonde che monitora i movimenti del fronte che è caduto con una risoluzione al millimetro, controllano se ci dovessero essere ulteriori movimenti. Adesso verranno pure con un drone. Devono verificare se è colpa dell’acqua, dei lavori, una concomitanza di tante cause. Verranno i colleghi dell’istituto di geologia applicata della Sapienza.”