Thailandia, 3 persone uccise dall’esplosione di una bomba a Yala

Per la polizia potrebbero essere stati indipendentisti islamici

GEN 22, 2018 -

Yala (askanews) – Tre persone sono morte e almeno 24 sono rimaste ferite in seguito all’esplosione di una bomba in un mercato nella provincia tailandese di Yala, nel Sud del Paese, vicino al confine con la Malesia.

La bomba, secondo la ricostruzione della polizia, era nascosta in un ciclomotore parcheggiato di fronte a una bancarella che vendeva carne di maiale, nel mercato di Pimochai, nel centro della città in una zona da tempo teatro di episodi di ribellione da parte di indipendentisti musulmani.

Secondo gli inquirenti, che stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di sorveglianza del mercato alla ricerca di altri indizi, potrebbero essere stati proprio gli indipendentisti islamici a mettere a segno l’attentato contro i buddisti, minoranza in questa regione, che al contrario di loro mangiano la carne di maiale.

Dal 2004, anno del suo esordio, il conflitto separatista all’estremo Sud della Thailandia ha già causato almeno 7mila vittime, per lo più civili; 235 nel solo 2017. Si tratta di una vera e propria guerra civile che, tuttavia, non trova molto spazio nelle cronache internazionali, anche se si svolge a poche centinaia di chilometri dalle più famose spiagge della Thailandia, meta di turisti da tutto il mondo.