Pezzali, Nek e Renga fanno cantare Bologna in una festa pop

Al via il tour del trio con due ore e mezza di musica

GEN 22, 2018 -

Bologna (askanews) – Un gigantesco karaoke, una carrellata di 37 canzoni che hanno fatto cantare a squarciagola il pubblico dell’Unipol Arena di Bologna. Inizio col botto per il tour di Max Pezzali, Nek e Francesco Renga che hanno trasformato la prima data in una festa pop durata due ore e mezza. Hanno aperto lo show con “Duri da battere”, l’inedito dei tre, che è anche una sorta di manifesto programmatico di questo trio che ha scelto di mettere insieme le forze e la musica. Un progetto che nasce dall’amicizia tra i tre e che porterà a un disco e anche a una trasmissione televisiva.

“Questo legame sta crescendo, noi ci conoscevamo già. Io e Francesco siamo entrati in contatto in questo periodo ma con Max l’amicizia dura dal 1991, quando abbiamo cominciato insieme al festival di Castrocaro, e questa amicizia conta un buon 60%. Poi credo che sia un bellissimo esercizio per l’ego, io serei anche andato avanti da solo poi sono tornati loro sul palco, ma il fatto di condividere gli spazi è una bella cosa”.

Novant’anni di carriera in tre, la prima boy band di adulti, come hanno detto dal palco scherzando col pubblico. Nel palazzetto dello sport tante generazioni unite dalla loro musica che ha fatto la storia dagli anni ’90 ad oggi.

“Guardando fin dove l’occhio mi permetteva, ho visto ragazzini, qualche bambino, i vecchi come Renga e i giovani come me. Ci sono tre quattro generazioni è un pubblico eterogeneo”.

“Quando vedi le prime file e vedi che cantano a memoria la canzone di Francesco, di Filippo e le mie, mi dico che non siamo stati stupidi a pensare che i tre pubblici fossero di fatto contigui e mi sono detto che il tutto ha senso”

Max, Nek e Francesco si altrernano sul palco cantando da soli in coppia e in trio una dopo l’altra le canzoni dei tre, da quelle in versione acustica alle hit tutte da ballare e cantare.

Uno show che funziona e coinvolge e che si appresta a fare il pieno di pubblico un po’ ovunque.