Renzi punta sull’Europa: scelta è fra chi crede nell’Ue e chi no

"L'alternativa sono gli alleati europei di Grillo: Le Pen"

GEN 20, 2018 -

Roma, (askanews) – L’Europa come spartiacque tra le forze politiche in campo alle elezioni italiane. Con il Pd nettamente schierato per il rilancio del processo di integrazione europea, contro l’euroscetticismo dei Cinque Stelle e della coalizione di centrodestra a trazione populista targata Lega-Fratelli d’Italia. È l’operazione che Matteo Renzi lancia da Milano, teatro di un’iniziativa del Partito Democratico proprio per definire l’agenda europeista. Nello stesso giorno, Silvio Berlusconi cita invece la Thatcher e il suo “I want my money back” e Renato Brunetta ipotizza di bloccare tutte le riforme comunitarie se non si ottiene la revisione dei trattati.

“L’alternativa è chiara: da un lato c’è il Pd che vuole rifondare l’Europa, dall’altro chi vede nell’Europa la minaccia dalla quale uscire”. “Ecco perché il Partito Democratico sta chiaramente dalla parte degli Stati Uniti d’Europa: non lo fa per i mercati finanziari, non lo fa per le burocrazie e le cancellerie, ma per i nostri figli”. “Si può andare avanti con un dibattito così miope? Certo, bisogna però avere il coraggio delle nostre proposte”.

“Nel 2018 il risultato elettorale deciderà se l’Italia continuerà ad essere elemento chiave dello sviluppo europeo, o se invece sceglierà una strada diversa, quella con gli alleati europei di Beppe Grillo e di Matteo Salvini. Che hanno un nome e un cognome: si chiamano Marine Le Pen, Farage, Alternative fuer Deutscheland, si chiamano Wilders, non sono ologrammi, esistono”.