A Londra apre l’ambasciata Usa. Piace ai londinesi ma non a Trump

Il presidente cancella la visita per l'inaugurazione

GEN 16, 2018 -

Roma, (askanews) – Apre a Londra la nuova ambasciata americana. Un edificio maestoso a forma di cubo con 12 piani in un nuovo quartiere sulla riva Sud del Tamigi, disegnato dall’architetto James Timberlake, dove la sede si trasferisce lasciando quella nell’elegante quartiere di Mayfair.

L’ambasciata è già operativa, ma all’inaugurazione ufficiale a febbraio non ci sarà Donald Trump, come annunciato dallo stesso presidente il 12 gennaio via Twitter:

“La ragione per cui ho cancellato il mio viaggio a Londra è che non sono un grande fan dell’amministrazione Obama che ha venduto forse l’ambasciata più bella e meglio posizionata di Londra per pochi soldi per costruirne una nuova in un luogo fuori mano per 1,2 miliardi di dollari. Un cattivo affare – ha sottolineato Trump – volevano che tagliassi il nastro-NO!”.

Il presidente però è caduto in errore, dimenticandosi che non fu Obama a voler chiudere e vendere la vecchia ambasciata, ma George W. Bush, per ragioni di sicurezza dopo l’11 settembre. Secondo molti, comunque, non sarebbero questi i motivi della visita annullata quanto la paura di non essere ben accolto e di pesanti manifestazioni di protesta in città.

I londinesi, contrariamente a lui, sembrano apprezzare la nuova sede: “Un palazzo nuovo, moderno, sarà più sicura, è un bel progetto e si inserisce bene in quest’aerea della città che si sta rivitalizzando”.