Spazio, lancio ok per il razzo di Space X interamente “riciclato”

Intanto Musk provoca: la mia Tesla Roadster in orbita su Marte

DIC 16, 2017 -

Cape Canaveral (askanews) – SpaceX ha piazzato una nuova pietra miliare nella corsa alla conquista “privata” dello Spazio. Dalla base Nasa di Cape Canaveral, in Florida, è stata lanciata con successo, infatti, la prima missione cargo interamente “riciclata”, con un razzo Falcon 9 che aveva già volato nel giugno 2017 e, soprattutto, una navetta Dragon, che aveva già raggiunto la Stazione spaziale internazionale nel 2015.

Il primo stadio del razzo, dopo 7 minuti, è riatterrato a Cape Canaveral mentre la navetta carica di rifornimenti ha proseguito il suo viaggio verso la Iss.

Non è la prima volta che Space X usa materiale già utilizzato, in particolare il recupero del razzo vettore è stato effettuato 20 volte (14 solo nel 2017), mentre si tratta del quarto riutilizzo del vettore e del secondo di una Dragon per un cliente della compagnia. Una Dragon riciclata era stata già usata anche nel 2017, dopo aver volato nello Spazio nel 2014.

Si tratta, comunque, della prima volta che un intero veicolo spaziale riciclato viene messo a disposizione del cliente più importante della Space X, la Nasa, con cui la compagnia di Elon Musk ha formato un contratto da 1,6 miliardi di dollari per 20 missioni di rifornimento della Iss, di cui ne sono state effettuate 13.

Nel frattempo, successo dopo successo, tra progetti di basi lunari e voli marziani, il genio visionario di Elon Musk guarda già oltre. Mentre si prepara il primo volo, a gennaio 2018, del prototipo del razzo Falcon Heavy, destinato a testare la tecnologia che dovrebbe portare l’uomo su Marte, il patron di Tesla e SpaceX lancia su twitter una nuova provocazione: il razzo avrà a bordo come carico utile la sua fiammante Tesla Roadster rossa che verrà lasciata, sulle note di Space Oddity di David Bowie, nell’orbita marziana dove resterà presumibilmente per qualche milione di anni.

“Adoro il pensiero di un’auto che si muove apparentemente all’infinito nello Spazio – ha twittato Musk – e che forse potrebbe essere scoperta da una razza aliena fra milioni di anni”.

Che sia uno scherzo o una semplice trovata pubblicitaria, la notizia ha già ottenuto l’obiettivo che si riprometteva: mantenere accesa l’attenzione dell’opinione pubblicia sulla prossima avventura di Musk nello Spazio e anche nel tempo, “verso l’infinito e oltre”.