Roma, (askanews) – S’intitola “Bandiera sulla luna”, il nuovo disco di inediti di Erica Mou (uscito il 1 dicembre per l’etichetta milanese Godzillamarket, con distribuzione Artist First). La giovane cantautrice è cresciuta e nell’album racconta la conquista di nuovi spazi interiori, così sconosciuti e desiderati da rappresentare appunto “la luna”.
“La canzone, proprio la title track, nasce da un bilancio che mi sono messa a fare, in un momento in cui tante cose erano cambiate. L’album precedente (Tienimi il posto, 2015, ndr) parlava proprio di separazione e questo parla di sensibilità nella ricostruzione – ha spiegato – È una coppia che si lascia e ci si chiede: ma in fondo che cosa ci è rimasto?”.
“Il messaggio invece di tutto il disco è di costruirsi qualcosa di proprio per non rischiare di rimanere più divisi, proprio internamente”, ha aggiunto.
Il singolo “Svuoto i cassetti”, il cui video è stato girato dentro una celebre bottega di tessuti a Roma, rappresenta un trasloco emotivo, che dà inizio al viaggio di Erica:
“Il disco è diviso in due perché mi sono resa conto che più o meno le canzoni c’erano quelle di una prima parte in cui c’era di più questa ricerca, questo viaggio verso la luna, questa irrequietezza – ha precisato, sottolineando – E poi invece c’era una seconda parte più dove quel calore che io tanto stavo cercando è emerso di più e al centro ho voluto dividere queste due parti con Azzurro”.
“Celentano se ci stai ascoltando facci sapere che ne pensi – ha scherzato, aggiungendo -Per questa cover mi hanno scritto tante persone dicendomi che hanno capito adesso il significato della canzone, questo è fantastico, perché come l’ho capito io molto in ritardo, il testo di questa canzone è una mazzata pazzesca”.
A 5 anni dalla partecipazione a Sanremo (2012, sezione Giovani), con cinque album in studio e centinaia di concerti alle spalle, soprattutto in solo, Erica rivela:
“Io mi sento più leggera, mi sento meglio. Per tanti motivi, anche musicali, perché questo è un disco che ho fatto con estrema libertà in cui ho voluto tirare fuori delle parti di me che mi sono resa conto che c’erano ma non le avevo mai messe in musica, questo è un disco anche molto, molto ironico”, ha concluso.