Ambasciatore Baldi: in Bulgaria puntiamo a crescere ancora

Italia secondo partner commerciale di Sofia, 4 mld

NOV 28, 2017 -

Roma,(askanews) – L’Italia è il secondo partner commerciale della Bulgaria per interscambio, con quattro miliardi di euro, ma punta a crescere ancora di più grazie agli eccellenti e consoldati rapporti tra Roma e Sofia, ha spiegato l’ambasciatore d’Italia nel Paese Stefano Baldi.

“Più che un’evoluzione c’è stato un consolidamento, i legami storici vanno indietro all’inizio del secolo, sta di fatto che oggi noi possiamo beneficiare di un atteggiamento molto positivo nei nostri confroni e nei confronti della nostra cultura e quindi di questo beneficiano anche gli imprenditori italiani che operano qui”

I settori principali dove si concentra l’interscambio sono il metalmeccanico, il tessile e l’agroalimentare. “Sicuramente il trend è positivo e può essere sintetizzato in un solo dato: siamo il secondo partner commerciale per interscambio con 4 miliardi di euro che si sono consolidati nel tempo, il primo è la Germania, chiaramente questo è un punto importante da mantenere e consolidare, la concorrenza non manca, perché ci sono condizioni interessanti per operare e fare impresa, quindi il nostro scopo è valorizzare quello che già c’è e consolidare oltre ad attivare nuovi investimento”.

Resta ancora un ostacolo sulla strada per migliorare gli investimenti italiani e degli altri Paesi stranieri in Bulgaria: la corruzione. “Purtroppo gli sforzi finora fatti e le misure prese non sono sufficienti e c’è molta strada da fare, gli imprenditori ma anche i vari paesi, anche quelli che sono molto vicini alla Bulgaria come l’Italia, cercano di sottolineare questa esigenza non per criticare il Paese ma per sviluppare e dare maggiori prospettive e opportunità a chi vuole venire a investire qui. Il problema c’è, è molto presente, non è facile fare riforme in questo settore, perché è molto consolidato e tocca molti interessi, la speranza è sempre che il governo abbia la forza, la volontà e i tempi giusti per fare queste riforme”.