A Strasburgo si gioca il futuro politico di Berlusconi

Il verdetto deciderà se il leader di FI è nuovamente candidabile

NOV 21, 2017 -

Roma, (askanews) – A decidere il futuro di Silvio Berlusconi in politica sarà la corte Europea dei diritti umani, deliberando sul ricorso presentato dall’ex Cavaliere contro l’applicazione della legge Severino, che rende il leader di Forza Italia incandidabile. La sentenza della Grande Camera della Corte potrebbe arrivare anche mesi dopo l’unica udienza prevista, del 22 novembre. Ma è cruciale per l’ex Cavaliere, che potrà o meno tornare a correre per le elezioni e presentarsi come candidato premier.

Comunque vada, la decisione dei 17 giudici europei sarà definitiva.

Dopo la vittoria alle regionali siciliane, che hanno visto il centro destra correre nuovamente unito per sostenere il candidato Nello Musumeci, Berlusconi sarebbe pronto a ricandidarsi, e la cosa non dispiacerebbe a molti italiani.

Giovanni Orsini, esperto di politica dell’Università Luiss di Roma:

“Berlusconi è un personaggio del quale si parla in tutto il mondo, gli altri politici italiani non sono così. E’ un personaggio importante, personalmente, politicamente importante, con una storia importante, che ne ha fatte di tutti i colori, compreso una quantità inenarrabile di errori e che però per molti italiani oggi rappresenta un elemento di rassicurazione”.

Ma non tutti sono d’accordo:

“Berlusconi forse sarà un grande imprenditore per alcuni, ma la politica non è imprenditoria, invece qua la fanno così e quindi gli avversari non sono bravi imprenditori come lui e torna Berlusconi”, dice questa donna.

“L’italiano non è capace di gestire la democrazia e Berlusconi fa comodo per quel motivo”, aggiunge un’altra.

“Oggi dobbiamo vedere un personaggio che doveva essere già bruciato qualche anno fa che continua a battere le pedane, che continua ad essere l’unico riferimento del centro-destra”, conclude quest’uomo.