Roma, arrestati 3 funzionari corrotti uffici Dogana a Fiumicino

Autorizzavano rimborsi Iva non dovuti a cittadini cinesi

NOV 18, 2017 -

Fiumicino (askanews) – Apponevano in modo illegale il timbro doganale, autorizzando alcuni cittadini cinesi al rimborso Iva su fatture relative a merce, per lo più capi di abbigliamento, scarpe e borse griffati, acquistata in Italia e fittiziamente destinata all’esportazione in Cina. Con le accuse, a vario titolo, di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, tentata truffa aggravata ai danni dello Stato e corruzione, i carabinieri della compagnia Aeroporti di Roma, insieme al Servizio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane “Roma 2”, hanno arrestato 3 funzionari della Dogana in servizio all’Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, ritenuti componenti di un’organizzazione criminale internazionale che operava tra Fiumicino e Roma. Altre 24 persone sono state iscritte nel registro degli indagati.

I tre funzionari finiti in manette, su richiesta dei cittadini cinesi, omettevano di controllare i requisiti che il viaggiatore avrebbe dovuto possedere al fine di ottenere i rimborsi Iva;

in pratica, non controllavano la merce oggetto della fattura e non verificavano l’effettiva esistenza di un biglietto aereo valido con destinazione verso un paese che si trova al di fuori della Comunità Europea.

Durante l’indagine sono state bloccate circa 40mila fatture ingiustamente autorizzate, emesse tra il 2014 e il 2016, per un valore di oltre 2.260mila euro che, se fossero state autorizzate, avrebbero causato un danno erariale allo Stato per almeno 500mila euro.