L’EY Digital Summit a Capri: dall’innovazione al valore

Università e imprese insieme per vincere le sfide contemporanee

OTT 6, 2017 -

Capri, (askanews) – Università e imprese insieme per vincere la sfida della complessità dei tempi e affrontare le trasformazioni contemporanee. E’ la richiesta che è emersa dall’EY Digital Summit di Capri che ha visto confrontarsi personalità del mondo aziendale e della ricerca.

Paolo Boccardelli, direttore della Business School Luiss: “L’università è in fase di grande cambiamento, vuole costruire un percorso di sviluppo strategico delle proprie iniziative in collaborazione con le imprese e – ha evidenziato – l’impresa vede questa collaborazione nella prospettiva dell’open innovation una grande opportunità, anzi una necessità perché oggi nessuna impresa può fare almeno di operare in ecosistemi di creazione, di conoscenza nuova e rilevante per il proprio business. Non bastano le piattaforme e gli ecosistemi, ma serve – ha aggiunto – una cultura sia dal lato dell’impresa che

dell’università orientata a questo tipo di collaborazione.

“Il Big Bang è esploso, siamo in una fase di

creazione di questa piattaforma collaborativa, però, c’è ancora

un po’ di strada da fare”, ha evidenziato Boccardelli.

Un dialogo attento fra questi due mondi interconnessi e un technology transfer che “permetta di trasformare il valore scientifico in valore economico”: sono questi gli elementi principali per il successo secondo Eugenio Aringhieri, CEO del Gruppo Dompé, azienda farmaceutica italiana.

“L’università deve avvicinarsi al mondo

dell’impresa perché, in caso di mancanza di dialogo tra i due

settori, il rischio è che il percorso educativo non si allinei

con i nuovi bisogni. La formazione di competenze deve essere in

linea con i nuovi mestieri. Dall’altro lato, l’università – ha

proseguito Aringhieri – rappresenta il luogo dell’innovazione, che si fa con la disubbidienza, col pensiero fuori dal box, non si fa, invece, nell’impresa”.

“Il technology transfer rappresenta l’elemento chiave, è il ponte tra il luogo dell’innovazione e l’impresa. A parte poche

eccellenze, abbiamo bisogno di migliorare il nostro vantaggio

competitivo. Servono competenze e, se siamo convinti che

attraverso il technology transfer sosteniamo lo sviluppo

economico e sociale di un Paese, su quello dobbiamo investire”,

ha concluso Aringhieri.