Aringhieri (Dompé): “Connettersi alla conoscenza per il successo”

Per prima volta grande azienda non deve essere per forza grande

OTT 6, 2017 -

Capri, (askanews) – La complessità ha determinato un cambio di paradigma nel fare ricerca e questo ha rappresentato una vera opportunità. Ne è convinto Eugenio Aringhieri, CEO del Gruppo Dompé, azienda biofarmaceutica italiana, interpellato a Capri a margine dell’EY Digital Summit.

“Per la prima volta nella storia una grande azienda non deve essere necessariamente grande” , ha spiegato, avendo opportunità di successo grazie “alla capacità di connettersi al mondo della conoscenza”, una sorta di “contaminazione” che produce effetti positivi, ha spiegato riferendosi all’esperienza della propria azienda. “Attraverso tanti ‘no’ ci siamo focalizzati su una nicchia di competenza, abbiamo cercato su quella di esprimere un vantaggio competitivo. Ci siamo collegati – ha aggiunto – con i luoghi della conoscenza nel mondo e abbiamo cercato di mettere a fattore comune le competenze. L’approvazione del nuovo farmaco biologico per la cura della cheratite neurotrofica da parte dell’agenzia del farmaco, che porta la tecnologia italiana nel mondo su un bisogno di salute non risolto, conferma che è possibile”, ha concluso.