Roma, anziché togliere l’amianto da scuola lo mettono sul tetto

600 bambini a casa: la surreale vicenda alla Crispi di Monteverde

SET 25, 2017 -

Roma, (askanews) – Oltre 600 bambini rimandati a casa di prima mattina, praticamente senza preavviso alle famiglie, e scuola chiusa per la presenza nella struttura di un grande imballaggio contenente amianto, che è stato rimosso alla fine dei lavori di bonifica effettuati durante l’estate. E’ quanto è successo alla scuola Francesco Crispi di Monteverde Vecchio (facente parte dell’Istituto statale Largo Oriani), dove al rientro dalle vacanze estive gli alunni si sono visti interdetto uno dei cortili della ricreazione a seguito di una comunicazione della Asl che rivelava la presenza di “vasche in cemento amianto debitamente incapsulate” e chiedeva di “tenere i piccoli allievi lontani da questa area onde evitare pericoli per gli stessi”.

Subito sono partite le iniziative delle famiglie e del Consiglio d’Istituto che hanno fatto pressione sulla scuola e sulle varie istituzioni a vario titolo coinvolte (Municipio XII, Asl, Regione) per far completare al più presto i lavori. Grazie a un esposto, le famiglie avevano ricevuto rassicurazioni sul fatto che il grosso imballaggio contenente i manufatti potenzialmente cancerogeni sarebbe stato rimosso sabato 23 settembre, in assenza di attività scolastica. Ma al danno si è aggiunta la beffa: anziché essere portato fuori dalla scuola, il grande “pacco” è stato spostato con una gru sul tetto.

Alessandra Ciavatti, del consiglio d’Istituto ha spiegato: “Ci avevano assicurato che sarebbe stato tolto tutto in giornata, che era passata la Asl e anche i carabinieri, all’una mi ha chiamato un padre dicendo che l’amianto era ancora qua perché il camion era troppo grande per passare nel passo carrabile, cosa abbastanza strana, abbiamo visto l’amianto fare su e giù e alla fine abbiamo scoperto tramite un papà che si è fatto dare il numero del responsabile sicurezza della ditta e alle 18 ha chiamato dicendo che avevano messo tutto sul balcone”.

A questo punto, ma solo nella tarda serata di domenica 24, dal Municipio XII è arrivata una direttiva urgente con disposizione alla direzione tecnica di “contestare immediatamente alla ditta il comportamento non autorizzato dalla direzione dei lavori”, “valutare se il peso dei materiali sia compatibile con la portanza del solaio del terrazzo” e “richiedere alla Asl un sopralluogo urgente per valutare la sicurezza degli imballaggi del materiale in amianto”.

Mentre la direzione della scuola tace, sulla responsabilità della vicenda è in corso un classico scaricabarile: il municipio a guida M5S accusa la Regione governata dal Pd di non aver sbloccato i fondi per i lavori, mentre la Regione sostiene che questo è accaduto perché il municipio non avrebbe inviato la documentazione necessaria. Ma per i genitori l’unica certezza è quella di una gestione incredibilmente superficiale di lavori fondamentali per la sicurezza dei bambini: “Non c’è niente che ci quadri, è stato tutto fatto con estrema mancanza di trasparenza, quindi secondo me c’è una consapevolezza totale da parte del municipio, ovviamente, che è responsabile e committente dei lavori e li deve seguire”.