Caso Orlandi, Fittipaldi: vero o falso documento apre Vatileaks 3

Il giornalista de "L'Espresso": se vero capiremmo destino ragazza

SET 18, 2017 -

Roma, (askanews) – “Se fosse vero questo documento aprirebbe scenari impensabili, nel senso che si capirebbe forse per la prima volta quale potrebbe essere stato il destino della ragazza, che forse ha vissuto parte della sua vita fuori dell’Italia, prima di tornarci, almeno questo è l’ultima nota spesa elencata nel documento, in Vaticano nel 1997. Dobbiamo utilizzare il condizionale, perché ci sono possibilità invece che il documento sia fasullo e che sia un documento apocrifo, costruito ad arte per depistare, per minacciare e creare scompiglio in Vaticano”: così Emiliano Fittipaldi, autore del libro-inchiesta “Gli impostori”, che rivela un presunto documento inedito sul caso di Emanuela Orlandi, una sorta di resoconto di spese (quasi 500 milioni di lire) che vanno dal gennaio 1983 (anno della scomparsa della 15enne, ma non il mese, che è giugno) al luglio 1997.

 

“Se è vero è un documento che fa tremare i polsi, se è falso è l’inizio di una nuova stagione di veleni. Vero o falso che sia secondo me dà inizio a una nuova stagione di fughe di documenti riservati, è un Vatileaks 3”, ha aggiunto il giornalista de “L’Espresso”.

 

Il documento, di cui il giornalista possiede una copia, porta la data del 28 marzo 1998 ed è firmato dal cardinale Lorenzo Antonetti (morto nel 2013, ndr), all’epoca dei fatti presidente dell Amministrazione del Patrimonio della sede Apostolica (Apsa). Il resoconto è indirizzato al cardinale Giovanni Battista Re, sostituto per gli Affari generali della segreteria di Stato, e al sottosegretario Jean Louis Tauran. Il documento si trovava, e questo è un dato di fatto, nella cassaforte della prefettura vaticana.