Roma, (askanews) – Nuove vie per fare politica, come per chi sceglie il ritorno alla piazza ed al contatto con i cittadini, in questo caso romani. E’ il caso del giovane Tobia Zevi, nello staff di Paolo Gentiloni, presidente dell’Associazione di cultura ebraica Hans Jonas e dell’associazione “Roma! Puoi dirlo forte”, componente dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico e consigliere di
amministrazione della Fondazione Romaeuropa, proprio con con “Roma! puoidirloforte” ha scelto i giardini di piazza Cavour per una discussione dal titolo eloquente, “Roma! Città aperta”, con gli interventi del direttore della Treccani Massimo Bray, del manager Chicco Testa, di Erminia Manfredi, del produttore di Montalbano Carlo Degli Esposti, di Elisabetta Povoledo del New
York Times e Nicolò Rebecchini dell’Acer.
Ad alternarsi anche i cittadini che con questa formula hanno potuto dire la loro sulla città e i suoi problemi irrisolti. Un esperimento, riuscito, di discussione orizzontale, non fra addetti ai lavori. Un nuovo schema di proposta politica dalla base.
“Roma città aperta è un esperimento, un nuovo modo di fare
politica a Roma – spiega Zevi – abbiamo preso uno spazio pubblico
riqualificato con persone che discutono senza filto,
orizzontalmente su 4 assi tematici, quattro parole che
rappresentano per noi 4 strumenti di rilancio della città:
sostenibilità, cultura e turismo, inclusione sociale e
innovazione e lavoro. Persone famose e comuni che discutono senza
filtro appunto ognuno con il proprio spazio e il proprio tempo
perchè amano questa città, non si rassegnano al suo degrado e
pensano che la politica non possa più stare al chiuso delle sale
convegni ma vada fatta per strada e tra la gente”.