Innovazione e sostenibilità, Edison inaugura centrale sull’Adda

A Pizzighettone (Cr) il nuovo impianto da 4,3 mW

GIU 28, 2017 -

Pizzighettone (askanews) – Innovare e costruire un futuro sostenibile, nel rispetto dell’ambiente, a volte vuol dire anche ripartire dal passato. Lo sa bene Edison che ha inaugurato una nuova centrale idroelettrica a Pizzighettone, sul fiume Adda, nel Cremonese, proprio tornando nello stesso luogo in cui 120 anni fa ha iniziato il suo cammino nel campo delle energie rinnovabili, realizzando nel 1898 il più grande impianto alimentato ad acqua d’Europa e il secondo del mondo. Marco Stangalino, direttore sviluppo idroelettrico e rinnovabili di Edison: “Siamo tornati sei anni fa per vedere se si poteva fare un nuovo impianto idroelettrico. E’ stato studiato ed è stato fatto con il massimo della tecnologia possibile in questo momento. Qui vedete che il fiume entra nella centrale e dopo 50 metri riesce. Questo significa utlizzare dal punto di vista ambientale la forza dell’acqua senza nessun impatto”.

Il nuovo impianto è perfettamente integrato con il territorio, totalmente interrato e sfrutta un salto d’acqua già esistente. Si tratta di una mini centrale idro ad acqua fluente da 4,3 MW capace di soddisfare le esigenze di 6mila famiglie evitando di immettere circa 8mila tonnellate di anidiride carbonica nell’atmosfera. Un’operazione totalmente ecosostenibile come hanno sottolineato anche il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, e il sindaco di Pizzighettone, Luca Moggi.

“Va bene l’industria – ha dichiarato Maroni – va bene la manifattura, va bene investire in questa direzione che crea posti di lavoro, ma l’equilibrio deve essere trovato nel pieno e totale rispetto dell’ambiente. E quello di oggi è un caso di eccellenza lombardo in questa direzione”

“Rappresenta un’opera che in un momento come quello attuale – ha dichiarato Moggi – dove si parla di energia pulita, di energia rinnovabile va in questa direzione. Noi abbiamo dato il supporto necessario, per quanto era di nostra competenza, per mettere Edison nelle migliori condizioni per poter operare”.

Per facilitare l’integrazione con il territorio è stato costruito anche un passaggio per i pesci che consente loro di risalire le acque del fiume. Inoltre verrà totalmente bonificato e rimesso a nuovo un vecchio campo sportivo.

Non solo, durante i lavori di costruzione della centrale sono stati rinvenuti anche una vecchia bomba della Seconda guerra mondiale (poi fatta brillare) e i resti di un mulino del ‘700, recuperati grazie alla collaborazione con la Soprintendenza archeologica.

“E’ stato fatto un lavoro a quattro mani per costruire questa centrale – ha spiegato Stangalino – e quindi anche le ricadute ambientali e possibilmente anche economiche abbiamo cercato di darle al Comune ospitante”

Per avvicinare la popolazione locale alla nuova struttura, infine, Edison ha creato anche un percorso che, partendo dalle mura di Pizzighettone, spiega ad adulti e bambini come si trasforma l’acqua in energia attraverso una serie di pannelli, distribuiti lungo il sentiero che porta alla centrale.