Trasporti, Radicali: i romani sono allo stremo. Arriva linea ‘R’

Per sostenere la campagna informativa a favore del referedum

GIU 27, 2017 -

Roma, (askanews) – “I romani sono allo stremo” e il bando di gara europeo per l’affidamento del trasporto pubblico locale “è l’unica soluzione” per rilanciare il servizio. Sono già 10mila le firme raccolte dai Radicali per chiedere l’indizione di un referendum che obblighi l’amministrazione capitolina a rivedere l’assegnazione diretta all’Atac della gestione del tpl. I Radicali hanno presentato una nuova linea che già nei prossimi giorni sarà a disposizione di tutti i cittadini romani.

La linea “R”, hanno detto il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi e il segretario di Radicali Roma Alessandro Capriccioli, che toccherà i punti strategici della Capitale per sostenere la campagna informativa a favore del referendum.

Nove fermate in corrispondenza di grandi capolinea e punti di snodo nei quattro quadranti della città: piazza San Giovanni di Dio, Cipro, piazza Mancini, Conca d’Oro, Porta Maggiore, piazza Malatesta, Colli Albani, San Paolo, stazione Trastevere.

“Il nostro referendum è l’unica proposta di riforma seria attualmente sul tappeto a Roma, in questo settore e non solo, e fa leva sulla democrazia diretta, tanto evocata dal M5S. Il trasporto pubblico capitolino vive un’agonia, i Romani sono stremati soltanto ieri 20 linee dell’Atac si sono fermate per mancanza di mezzi e con il caldo la situazione si aggrava di giorno in giorno”, spiega Magi, “in Campidoglio non ci si rende conto di questa situazione, i cittadini sono esausti, ogni fermata della ‘Linea R’ sarà anche un’occasione di informarli sulla nostra iniziativa e sfatare i luoghi comuni, a partire dallo spauracchio della privatizzazione agitato da alcuni sindacati e forze politiche.

Una privatizzazione surrettizia è quella che prepara chi, come la sindaca Raggi, vorrebbe continuare ad affidare il servizio in house ad Atac anche dopo il 2019, nell’attesa che qualche privato la compri, passando così da un monopolio a un altro. La nostra invece è un’iniziativa pienamente a favore del pubblico. Spezzare il rapporto perverso tra Comune e Atac nel quale controllore e controllato coincidono, affidare il tpl con una gara trasparente a chi – pubblico o privato che sia – sappia farlo funzionare meglio significa infatti restituire all’amministrazione comunale il ruolo di programmatore, regolatore e controllore del servizio e mettere al centro non più la sorte di un’azienda fallita, ma la qualità del servizio: unico “bene comune” che interessa ai cittadini. Come ha spiegato bene l’Antitrust, soprattutto in un settore così importante per la vita delle persone come quello dei trasporti, le gare sono lo strumento migliore per favorire servizi efficienti”.