Roma soffre, l’artista Ugo la Pietra spiega la sua lupa smunta

"Il nuovo tempio capitolino" tra le opere esposte al Palatino

GIU 27, 2017 -

Roma, (askanews) – “L’idea è, intanto di fare un intervento per questa mostra che fosse legato all’occasione. Quando faccio un’opera di solito la realizzo sempre facendo un rapporto d’arte legato al territorio, quindi alle risorse o ai problemi legati al territorio. In questo caso il problema che noi tutti sentiamo molto è questo rapporto così difficile che esiste tra la sacralità e la bellezza e l’importanza di questo luogo e naturalmente Roma che in questo momento soffre di alcuni problemi che si sono accumulati nel tempo”: così Ugo La Pietra, raccontando il suo “Nuovo tempio capitolino”, tra le 100 opere esposte nella mostra “Da Duchamp a Cattelan, l’arte contemporanea sul Palatino”, dal 28 giugno al 29 ottobre a Roma.

“Allora questo contrasto ho cercato di rappresentarlo in modo ironico, ma anche un po’ provocatorio, se volete, che è quello di vedere il simbolo più importante di Roma, che è la lupa, che è smunta, soffre, non riesce ad allattare i gemelli. La causa di tutto questo è dovuta alla presenza di alcune figure che hanno portato Roma a queste condizioni, che qui sono rappresentate con immagini di personaggi abbastanza inquietanti anche se non c’è nessun riferimento esplicito a una o all’altra persona”, ha aggiunto.

“Tutto l’ambiente è costruito in modo quasi ricordando qualcosa che lega un po’ il tema del cantiere come momento di un futuro possibile sviluppo e quindi di crescita in termini positivi rispetto a quella che è la condizione di oggi di Roma, quindi c’è un atteggiamento di critica, ma anche un atteggiamento di speranza per il futuro”, ha concluso.