Dalla pizza alla frutta alla “tortellino”, come cambiano i gusti

Al Napoli pizza village 2017 le tendenze per la pizza del futuro

GIU 27, 2017 -

Napoli (askanews) – Dal Napoli pizza Village 2017, appena conclusosi sul lungomare del capoluogo partenopeo, emergono le nuove tendenze di gusto per la pizza del futuro, pensate e interpretate dai top player della pizzeria mondiale.

Dalla pizza con la frutta di Gianfranco Iervolino, all’audace pizza Tortellino di Stefano Callegari, passando dalla pizza fritta “Battilocchio della Masardona” di Vincenzo Piccirillo e dalla nuova pizza bianca con tonno e colatura di alici di Cetara dell’immancabile Gino Sorbillo, ce n’è per tutti i gusti, per solleticare i palati anche dei gourmet più esigenti.

“Assieme alla storica azienda Bifulco di carni di Ottaviano – ha spiegato Gino Sorbillo – abbiamo sperimentato questa pizza che nasce dalla collaborazione di un pizzaiolo e un macellaio con l’aggiunta di questo tocco finale della colatura di alici, ci starebbe bene anche la scorzetta di limone, però per ora penso di portare quest’abbinamento con la colatura di alici”.

“Quest’anno sono uscito nella nuova carta con un salmone e kiwi – ha aggiunto Gianfranco Iervolino – quindi la tendenza per l’anno prossimo è mettere un po’ di frutta sopra la pizza”.

“Presento delle pizze ispirate alla cucina romana – ha spiegato Stefano Callegari – una pizza saltimbocca con salvia e prosciutto crudo, poi un pizza carbonara e poi una pizza tortellino, ispirata all’Emilia, con brodo di carne e parmigiano uniti a freddo che diventano una crema che metto sulla pizza. Poi aggiungo mortadella e prosciutto crudo e diventa un tortellino”.

“Presenteremo il ‘Battilocchio della Masardona’ che è una mezza pizza fritta – ha concluso Vincenzo Piccirillo – nata per essere mangiata in strada, quindi street food al 100% nato oltre 70 anni fa”

I Maestri della pizzeria hanno spiegato i trucchi per preparare la pizza perfetta, coniugando le nuove tendenze alle antiche tradizioni senza perdere di vista le regole d’oro per una buona pizza napoletana: ingredienti freschi e di qualità, corretti tempi di lavorazione dell’impasto, equilibrio tra gusto e abbondanza nella farcitura e, naturalmente, giusti tempi di cottura.

Il Napoli Pizza Village si è concluso il 25 giugno con un bilancio di 800mila visitatori.