Addio a Stefano Rodotà, fu il primo Garante per la Privacy

Si è spento a Roma all'età di 84 anni

GIU 24, 2017 -

Roma (askanews) – È morto a Roma all’età di 84 anni Stefano Rodotà, giurista, politico, studioso, figura di spicco della cultura italiana, uomo delle battaglie per i diritti civili. Era nato a Cosenza, nel 1933, ma si era trasferito a Roma dove si era iscritto alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza”. Qui si era laureato nel 1955. Dopo aver fatto parte del Partito Radicale, nel 1979 entra in Parlamento come indipendente nelle liste del Pci. Sarà poi

rieletto nel 1987 e nell’89 approda al Parlamento europeo e aderisce al Pds tra le cui file viene nuovamente eletto nel 1992.

Nel 1997 Stefano Rodotà diventa il primo presidente dell’Authority per la Privacy, mentre l’anno successivo prende in carico la presidenza del Gruppo di Coordinamento dei Garanti per il diritto

alla riservatezza della Ue: la abbandonerà nel 2002.

Nel 2013 i Cinquestelle lo candidano alla successione di Napolitano al Qyuirinale. Il tifo per lui “Ro-do-tà -Ro-do-tà”, risuona a Montecitorio, lo votano anche Sel e alcuni del Pd.

Tutte le cariche istutzionali hanno ricordato questa importante figura della Repubblica. Un uomo libero che si è speso con la passione civile di un grande laico. La camera ardente è stata allestita a Montecitorio e sarà aperta fino a domenica 25 giugno.