Roma, (askanews) – L’ingegner Antonio Bottaro, responsabile di Ricerca e Sviluppo in Sogei, fa il punto ad askanews sullo stato dell’arte e l’eccellenza di Sogei relativamente alle tecnologie satellitari. Quando nasce il settore Ricerca e Sviluppo in Sogei?
“Nasce insieme al progetto Galileo, che inizialmente si chiamava GPS europeo, in realtà oggi parliamo di tecnologie multicostellazioni, GPS, Glonass, Egnos. La certezza del dato di posizionamento è fondamentale, così come la qualità del dato. Così l’allora dipartimento delle Politiche Fiscali ci chiese di seguire il progetto per le ricadute che avrebbe avuto proprio sulle agenzie fiscali, dogane, agenzia delle entrate e territorio, Guardia di Finanza”.
Su quali temi si è concentrata la vostra azione in materia di Ricerca e Sviluppo?
“Cito un caso, perchè da lì discende tutta la nostra operatività. Stiamo andando verso un mondo di vetture a guida autonoma. E’ facile allora immaginare un hacker che si impossessa di una macchina, perchè il dato di posizionamento è molto sensibile e problematico, con la maggior parte delle applicazioni che porteranno il metadato della georeferenziazione “embedded” nelle applicazioni. Questo dato va controllato, deve essere certo. E’ appunto il tema della qualità e della sicurezza dei dati, che è sempre stato vocazionale per Sogei”.
Per quanto riguarda il segmento Ricerca e Sviluppo Sogei è anche protagonista di un evento internazionale che riunisce gli stakeholder su quelli che sono i principali avanzamenti tecnologici:
“Sì, e questo è il quinto anno in cui si ripete questo appuntamento sullo stato delle tecnologie multicostellazioni. Quest’anno focus principale sui treni, con l’esame dei risultati del progetto Rhinos che tratta dell’integrità del segnale di posizionamento, cioè affidabilità. Presenti grandissimi nomi, da Stanford a Calgary, alla europea GSA che attraverso Horizon 2020 finanzia questo tipo di progetti”.