Diplomazia, a Roma c’è chi semplifica la vita agli ambasciatori

Easy Diplomacy, network di servizi, offre risposte tailor made

GIU 13, 2017 -

Roma, (askanews) – Roma e l’Italia, con lo Stato italiano, il Vaticano, San Marino. O la Fao, il Sovrano militare Ordine di Malta. In poche parole tutto un variegato mondo di diplomatici accreditati nel nostro paese, e soprattutto attivi nella capitale. Numeri altissimi, per una gestione, dettata dal ruolo, non semplice.

Così c’era bisogno di un soggetto che si dedicasse a semplificare loro la vita, ed ecco dunque il perchè di Easy Diplomacy, il consulente di fiducia del mondo diplomatico-istituzionale che offre servizi su misura, Orientamento, Networking. Nato dall’esperienza professionale e decennale di Eloisa Piermaria presso l Ambasciata d Austria, per la risoluzione delle necessità quotidiane del Corpo Diplomatico accreditato presso l Italia, la Santa Sede e le Organizzazioni Internazionali, Easy Diplomacy collabora con importanti professionisti, imprenditori ed esperti in grado di contribuire al raggiungimento degli standard più elevati nella qualità dei servizi. Dal protocollo, al cerimoniale, agli eventi. Eloisa Piermaria spiega così perchè le condizioni di vita e di lavoro del diplomatico sono così particolari:

“E’ legato al suo status, si sposta costantemente, ogni 2, 3 anni deve cambiare paese, ci sono problemi di comunicazione linguistica, la burocrazia in Italia è estremamente complessa. Quindi è importante far trovare un punto di riferimento in grado di far dialogare questi due mondi è quello che abbiamo costruito”.

Tra i servizi forse il più innovativo ed interessante è quello del real estate, sviluppato dal marito di Eloisa Piermaria, Alessandro Ghirelli. Fondamentale l’affiliazione e solide partnership con alcune importanti società internazionali nel settore immobiliare, sia per la locazione che per la compravendita di immobili di prestigio. Alessandro Ghirelli:

“Offriamo un servizio calibrato sulle esigenze dei diplomatici residenti a Roma, che sono diverse dalle richieste immobiliari normali. Si cerca innanzitutto la sicurezza e che siano immobili rappresentativi, idonei per ricevere, perchè i diplomatici lavorano nella loro casa accogliendo gli ospiti, come si può immaginare”.