Venezuela, veglia per l’adolescente ucciso durante le proteste

Vescovi venezuelani dopo l'incontro con il Papa: elezioni subito

GIU 9, 2017 -

Caracas (askanews) – La morte di un adolescente, ucciso dalle forze di sicurezza nel quartiere Chacao della capitale Caracas, l’ultimo caduto delle proteste in Venezuela organizzate da settimane per chiedere le dimissioni del presidente Nicolas Maduro, ha rinfocolato la determinazione dell’opposizione che ha organizzato nella capitale venezuelana una veglia in ricordo del giovane.

Su un video diffuso sui social network si vede il 17enne a terra, sul viale Libertador di Caracas, coperto di sangue e con un grave ferita al torace. L’opposizione ha attribuito alla polizia la responsabilità della sua morte e la magistratura ha aperto un’inchiesta. Gli oppositori del capo dello Stato avevano cercato di raggiungere la sede delle autorità elettorali nel centro della capitale, ma erano stati respinti con gas lacrimogeni e cariche della polizia.

È salito così a 66 il numero delle vittime dagli inizi di aprile a oggi, una situazione drammatica presentata in Vaticano dai vertici dell’episcopato del paese prima al Papa, poi al segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, e infine ai dirigenti della Caritas internazionale. È necessario riconoscere la volontà del popolo che chiede alimenti, medicine, libertà e libere elezioni e, prima di queste, una consultazione popolare sull’Assemblea costituente. Così si è espresso monsignor Diego Rafael Padron Sanchez, vescovo di Cumanà e presidente della Conferenza episcopale venezuelana a conclusione degli incontri.