Strage a Manchester, testimoni: all’Arena c’era il caos totale

"Difficile fuggire c'era una strettoia, poi la calca"

MAG 23, 2017 -

Roma, (askanews) – Almeno 22 morti accertati, tra cui bambini, e 59 feriti. E’ il bilancio provvisorio della strage di Manchester al concerto della pop star Ariana Grande fornito dal capo della polizia, secondo cui l’esplosione all’Arena è stata provocata da un “attentatore morto suicida”.

Chi era ad assistere al concerto, soprattutto teenager e genitori che avevano accompagnato i figli a vedere il loro idolo, racconta scene di panico totale. “Alla penultima canzone di Ariana – racconta Stephanie che aveva regalato il biglietto per il concerto alla figlia per Natale – dal soffitto ha iniziato a scendere una pioggia di palloncini rosa, quindi quando abbiamo sentito l’esplosione abbiamo pensato fosse lo scoppio dei palloni”.

Poi si è scatenato il delirio. “Era difficile uscire, c’era una strettoia, troppe persone che cercavano di fuggire dall’Arena, la gente perdeva scarpe, c’erano telefoni lasciati ovunque”. “Volevamo solo uscire fuori il prima possibile, ma per le scale c’era gente che cadeva sopra gli altri, siamo riuscite ad arrivare al piano terra e c’era un fuggi fuggi, una situazione di caos totale – racconta ancora – dovevamo uscire, anche perché a quel punto credevamo che ci fosse qualcuno armato che stesse sparando”.

Un vero choc per i ragazzi: “Ero cosi spaventata, sono riuscita solo a gridare ‘mamma’…. Non riuscivo a sentire bene, avevo un orecchio come bloccato, ero terrorizzata” dice una ragazza.

Un’altra mamma che aveva portato la figlia a vedere Ariana, descrive la situazione: “Credo che sia stata più di una esplosione, è stato spaventoso, tutti gridavano, c’è stata una corsa folla verso l’uscita più vicina. La gente piangeva, ed è comprensibile, eravamo tutti traumatizzati per quello che stava accadendo”.