Svolta di Trump a Ryad: lotta al terrore non all’Islam

"Porto un messaggio di amicizia, speranza e amore"

MAG 22, 2017 -

Ryad (askanews) – Una svola e una apertura, quasi inaspettati. Il presidente americano Donald Trump si è dichiarato portatore di un messaggio di “amicizia, di speranza

e di amore”, nel discorso sull’islam a Ryad davanti ai rappresentanti di una cinquantina di nazioni musulmane, di cui 37 capi di Stato o di governo.

“Non sono venuto qui a darvi lezioni, non sono io a dirvi come dovete vivere. Ma occorre una coalizione internazionale contro il terrorismo. Le nazioni del Medio Oriente non possono aspettare che sia l’America a sconfiggerlo. Dovete battere voi questo nemico che uccide in nome della fede”.

Il capo della Casa Bianca ha esortato i Paesi musulmani a non offrire nessun “rifugio ai terroristi” e ha annunciato un accordo con i Paesi del Golfo per lottare contro il finanziamento del “terrorismo”.

Poi ha lanciato un appello a tutti i Paesi a collaborare per isolare l’Iran, accusando la Repubblica islamica di alimentare “le fiamme del conflitto settario e del terrorismo”.

“Fino a quando il regime iraniano non vorrà essere un partner per la pace, tutte le nazioni coscienziose devono lavorare insieme per isolarlo”, ha detto Trump nel suo discorso durato circa 30 minuti in cui si è anche appellato ai leader religiosi.

“Devono dirlo con grande chiarezza. Se scegliete la via del terrorismo, la vostra vita sarà vuota, la vostra vita sarà breve”.