Inarcassa alla Madia: più semplificazione e meno doppi lavori

Nuovi servizi di welfare dalla Cassa di ingegneri e architetti

APR 13, 2017 -

Roma (askanews) – Lotta al doppio lavoro, soprattutto dei dipendenti pubblici che svolgono anche attività professionali private; semplificazione normativa per rilanciare l’edilizia; evoluzione dell’attività previdenziale verso i servizi di welfare di categoria. Sono i temi che il presidente di Inarcassa (la Cassa previdenziale di ingegneri e architetti con 168 mila associati) Giuseppe Santoro e il presidente di Fondazione Inarcassa Andrea Tomasi hanno discusso con la ministra della Funzione pubblica Marianna Madia.

“Alla ministra – dice Santoro – abbiamo illustrato lo stato dei nostri associati il cui reddito a causa della crisi si sta rapidamente dapauperando, siamo a 18-19 mila euro l’anno, sia per il crollo dell’edilizia, sia per il doppio lavoro svolto da molti ingegneri e architetti impiegati di pubbiche amministrazioni che nel tempo libero svolgono attività professionale con un reddito medio di 24-25 mila euro l’anno, che si aggiunge allo stipendio”.

“Non possiamo più permetterci – aggiunge Tomasi – colleghi che hanno 2-3 lavori e colleghi che non ne hanno neppure uno: il nostro motto è ‘una testa, un lavoro’. La crisi ha pesantemente colpito la categoria e molti colleghi hanno grosse difficoltà. Abbiamo chiesto alla Madia che vengano assunte iniziative contro il doppio lavoro. La semplificazione, fino ad oggi, si è risolta in un trasferimento di oneri e responsabilità dal pubblico al privato, senza che ci sia stato un aumento della quantità dei lavori: la ministra si è impegnata a varare misure che incidano sul pacchetto burocratico che riguarda l’edilizia”.

“Il welfare – ha detto poi Santoro – per noi è fondamentale, soprattutto per alleviare la condizione dei colleghi in questo momento di crisi: dal 1 gennaio 2018 partirà l’indennità di paternità anche per i professionisti neo papà che hanno mogli che non lavorano; per i figli disabili abbiamo un assegno mensile come segno di affetto della categoria, oltre al sostegno alla maternità, ai mutui e all’assistenza”.

“La Fondazione Inarcassa – aggiunge Tomasi – si occupa poi di formazione, con corsi on line gratuiti e asincroni, che il professionista può seguire quando ritiene, che ormai coprono quasi cento ore formative l’anno costantemente aggiornate, che hanno avuto un’ottima risposta da parte della categoria”.