Festival Cannes, 70 anni anche nel racconto di concierge e barman

Cardinale nel cartellone 2017, e Mastroianni parlava di calcio

MAR 29, 2017 -

Roma, (askanews) – E’ un omaggio a Claudia Cardinale il manifesto di Cannes 2017, non un’edizione qualsiasi ma quella dei 70 anni. Con l’italianità del Festival del cinema 2017 affidata anche a Monica Bellucci regina delle serate di apertura e chiusura chiusura nel ruolo di madrina. E se le dive italiane sono pronte ad invadere già la Croisette in vista della sfida nelle sale dal 17 al 28 maggio, basta già attraversare le strisce pedonali davanti al Palais des Festivals per entrare in pieno nella magia del cinema targato Cannes. Lo scenario? L’art deco fine anni 20 del Le Majestic Barriere, protagonista e scenario da sempre dell’incontro tra le star di tutto il mondo e la cittadina della Costa Azzurra. Un racconto senza interruzione, per quello che è stato definito l’Hotel festival per eccellenza. E dove si scopre che l’italianità, come per tutta questa lingua di mare e terra che per luce e colori è già arte che si fa realtà, anche nel suo rapporto con il cinema, è di nuovo protagonista.

Nell hotel regna da quasi mezzo secolo la figura di Roger Bastoni, capo concierge, senza mezzi termini uno dei portieri d’albergo più famosi del mondo. Le stelle del cinema? Per Bastoni prima di tutto amici. Come amico è stato Marcello Mastroianni:

“Durante il Festival era sempre qui da noi, e la mattina presto, quando la hall era vuota, veniva a parlare con noi di calcio. Noi abbiamo questa fortuna, di poter vivere questa intimità con questi grandi attori, star che normalmente sono inavvicinabili noi riusciamo ad incontrare anno dopo anno stabilendo anche rapporti di amicizia”.

Girovagando per Le Majestic, il ciack è continuo, tra miti del cinema, terrazze di suite uniche, come quella tutta pensata e realizzata da casa Dior che sovrastano il Palais des Festivals pronte ad accogliere i nomi più noti della cinematografia mondiale. Ed anche i piccoli ospiti dell’Hotel sono chiamati all’arte, cinema in primis, nel club esclusivo a loro dedicato. Ancora un’italiana, Giulia Galia:

“Si tratta di uno studio, lo chiamiamo lo studio dei piccoli Vip, dove i bambini provano a scoprire il loro lato artistico, dalla letteratura all’arte manuale, e ovviamente il cinema e il teatro.

In ogni attività loro si filmano, grandi e piccoli, per poi fare una videoproiezione cinematorafica nello spettacolo del sabato sera”.

E l’attesa per il verdetto finale? Da stemperare come solo una star può fare, da vero gourmet. Scegliendo ad esempio la ristorazione de La Petite Maison de Nicole, affidata allo chef Maryan Gandon, o mettendosi nelle fantasiose e creative mani del capo barman, ancora un italiano e tra i numeri uno del settore, Emanuele Balestra, che ha fatto del palcoscenico botanico di Cannes il giardino delle sue meravigliose creazioni in bicchiere:

 

Lavoriamo molto con diversi tipi di basilico, che vengono da differenti parti del mondo, poi c’è la stevia, per fare i cocktail senza zucchero. Abbiamo un geranio che viene dalla Mamounia di Marrakesh. Oppure sette tipi di salvia. Ci divertiamo molto con i nostri barman a inventare, è il nostro modo di svago”.