Cina, cala il prezzo dell’avorio illegale: speranza per elefanti

In tre anni si è passati da 2100 yuan a circa 750 yuan al chilo

MAR 29, 2017 -

Pechino (askanews) – Il prezzo dell’avorio venduto illegalmente dai bracconieri sul mercato cinese è sceso drasticamente negli ultimi tre anni. Le cifre parlano di oltre il 60%. Una buona notizia per gli elefanti africani, la cui specie è a rischio di estinzione proprio a causa dei cacciatori di frodo che non esitano ad ammazzarli per impadronirsi delle loro zanne.

“Il prezzo di vendita di una zanna di buona qualità in Cina – ha spiegato l’esperto Esmond Martin – è sceso da 2100 yuan al chilo, nei primi mesi del 2014, a circa 1000 yuan al chilo alla fine del 2015 fino a toccare, stando al lavoro di ricerca che abbiamo fatto di recente, i 730 yuan al chilo”.

Il motivo principale è il rallentamento economico cinese, che sta penalizzando soprattutto l’acquisto di beni di lusso. I cinesi, inoltre, ora sono molto più consapevoli del costante sterminio di elefanti che sta avendo luogo in Africa a causa del bracconaggio e la diretta conseguenza di questo è una netta frenata del commercio illegale di oggetti d’avorio.

“Se il prezzo dell’avorio scende, ci sono meno incentivi per i bracconieri – ha aggiunto Ian Douglas-Hamilton, presidente dell’associazione ‘Save the elephants’ – loro valutano il rapporto tra rischio e rendimento; un rischio molto alto a fronte di un rendimento molto basso disincentiva notevolmente la caccia di frodo e il commercio illegale dell’avorio”.

Secondo il Wwf, il bracconaggio è una delle principali cause di morte tra gli elefanti: per le loro zanne ogni anno vengono massacrati circa 20mila elefanti africani. Gli esemplari attualmente in vita sono 415mila, il 70% dei quali vive nel sud del continente nero. Ci sono, inoltre, molte più femmine che maschi e questo mette a rischio il ripopolamento della specie il cui futuro, a quanto pare, è proprio nelle mani della Cina.