“Wallah”, il documentario sui migranti che fa pensare

Presentato al liceo Mamiani di Roma in un tour per le scuole

MAR 28, 2017 -

Roma, (askanews) – Se sapessimo da dove vengono i migranti nelle nostre strade, il nostro sguardo cambierebbe. Così è nato “Wallah – Je te jure”, Te lo giuro, documentario che ci porta in viaggio dal Niger all’Italia sulle strade della migrazione, fra giovani protagonisti, sogni e disperazioni.

Il giovane regista Marcello Merletto lo ha girato e montato in cinque mesi, in collaborazione con l’IOM. Un’opera secca, senza pietismi e senza retorica; che ora va in giro per le scuole.

“Io spero che il documentario lasci aperte molte porte e molte domande che sono quelle che ho avuto io quando sono stato in Niger, non conoscendo la situazione e credendo di sapere cosa c’era dietro le storie di questi ragazzi che incontriamo anche noi in strada, evidentemente non italiani. Il documentario non sta girando per festival; il suo scopo è prettamente informativo, stiamo cercando di ampliare il dibattito anche fra i giovanissimi. Stiamo puntando tantissimo alle scuole superiori” spiega Merletto.

Wallah – Je te Jure è stato presentato anche al liceo Mamiani di Roma, presente la portavoce dell’alto Commissariato Onu per i rifugiati, Carlotta Sami. La vera emergenza, dice Sami, noi non la vediamo neppure, è in Africa dove si fermano milioni di profughi dalle guerre: “Queste sono persone che fuggono da guerre, hanno perso tutto e non devono ricorrere ai trafficanti per trovare salvezza. I più vulnerabili devono trovare protezione in modo legale quindi arrivando con un visto” spiega Sami.

Intanto, serve educare lo sguardo dei ragazzi a capire cosa significa migrazione. Wallah – Je te Jure sarà presentato in settembre anche al Trevignano Film Festival, appuntamento romano che quest’anno si declina sul tema del futuro.