Scozia, le isole Shetland serbatoio di energia eolica e marina

Qui il primo impianto a pieno regime per l'energia mareomotrice

MAR 27, 2017 -

Arcipelago delle Shetland (askanews) – Beata solitudo, ma non solo. Venti formidabili e correnti marine hanno trasformato l’arcipelago subartico scozzese delle Shetland, a mollo nelle acque nord-orientali della Gran Bretagna tra Mare del Nord e Mar di Norvegia, in un vero e proprio giacimento, ricco quanto per lo più inesplorato, di energia rinnovabile. Alternativa che si pone a fianco di quelle fossili, consolidate da tempo, come petrolio e gas naturale.

I paesaggi sono un incanto per chi abbia la sindrome del guardiano del faro. Ma i leggendari capricci meteorologici delle Shetland costituiscono uno straordinario serbatoio di energia eolica e marina e sono in grado di produrre più energia rinnovabile di quanto le isole riescano a consumare. Jim Dickson, orgoglioso autoctono dell’arcipelago, ha installato una turbina da 2,5 Kilowatt in giardino che gli serve per alimentare la casa e anche la sua auto elettrica.

Le Shetland possono anche vantare il primo impianto del mondo che funziona a pieno regime per la produzione di energia mareomotrice ricavata dagli spostamenti d’acqua provocati dalle maree, fonte di energia alternativa e rinnovabile per antonomasia. In questi scogli subartici tre turbine sottomarine alimentano quasi 300 case.

“Le maree in Scozia hanno finito per viziarci” sottolinea Patrick Ross-Smith, responsabile dello sviluppo di “Nova Innovation”, società di Edimburgo dedicata allo sviluppo dell’energia prodotta dalle maree. “Abbiamo il 24% del potenziale di energia marina d’Europa ed è formidabile raccoglierne una parte anche qua alle Shetland”.

Per ora, purtroppo, questa energia verde è largamente poco sfruttata. Attualmente, il 90% dell’energia dell’arcipelago viene fornito dai carburanti fossili, la principale fonte di reddito delle Shetland da decenni.

I campi petroliferi a est si stanno esaurendo e la Total sta cominciando le estrazione a ovest, grazie a un investimento di 4 miliardi di euro. Il fatto è che se gli idrocarburi si possono facilmente immagazzinare, le energie rinnovabili restano prigioniere dell’arcipelago. Oggi come oggi, infatti, il progetto di un collegamento via cavo tra le Shetland e la Scozia resta sulla carta perché considerato troppo costoso.