Maldestro: “I muri di Berlino” sono quelli che abbiamo dentro

Esce il disco del cantautore, secondo tra i Giovani a Sanremo

MAR 24, 2017 -

Milano (askanews) – È un riferimento ai muri che abbiamo dentro e un omaggio a una città che gli è rimasta nel cuore “I muri di Berlino”, l’album di Maldestro, cantautore napoletano arrivato secondo tra le Nuove proposte del Festival di Sanremo, dove ha vinto diversi premi come quello della critica. Di che muri parli ce lo ha spiegato lui stesso. “Soprattutto c’è la paura degli altri e forse i muri si alzano anche per difendersi da qualcosa che non conosciamo, senza neanche voler entrare in quel mondo. Magari se non alzassimo o muri scopriremmo che le persone potrebbero migliorare la nostra vita”.

La paura del diverso la racconta in “Sporco clandestino”, dove a parlare è un bambino migrante. In “Io non ne posso più” elenca cosa gli piace e non gli piace “della mia città, e del mio Paese, e della voglia di andare ogni fine del mese”. “Poi ovviamente ci sono le radici e il luogo che porti addosso ti forma, nei rapporti interpersonali e nel lavoro e ti fa essere quello che sei, ti guardi intorno e vedi tanta bellezza nonostante non te la facciamo vedere e quindi ti viene voglia di restare e di combattere”.

Nella vita di Maldestro c’è sempre stata la musica, anche se ha esordito come attore e autore di teatro, impegnato in iniziative per la legalità nelle carceri e nelle scuole. A 28 anni ha sentito l’esigenza di pubblicare e cantare in pubblico le sue canzoni. Dal 2013 ha tenuto oltre 150 concerti, compreso quello del Primo Maggio 2016. “È stato tutto inaspettato e naturale, cantavo a casa le mie canzoni con degli amici e avevo vergogna di cantare, loro mi hanno convinto e per gioco ho mandato due brani ai concorsi nazionali per cantautori e lo ho vinti tutti e ho detto mo’ ci provo”.

Il nuovo singolo “Abbi cura di te”, il cui video esce in contemporanea con il disco, è nella colonna sonora del film “Beata ignoranza”. Dopo il tour di presentazione del disco nei negozi Maldestro va in tour: si parte il 12 aprile da Bologna. “Il fine di questo mestiere per me è suonare live, fare concerti e presentare il mio progetto a più persone possibile”.