Attacco a Londra, pista terrorismo islamico: killer senza nome

Il bilancio è di 4 morti e almeno 40 i feriti

MAR 23, 2017 -

Londra (askanews) – “Terrorismo islamico”: è questa la pista principale seguita dagli inquirenti britannici, dopo l’attentato al Parlamento di Westminster, nel giorno del primo anniversario della strage di Bruxelles. La polizia di Londra ha aggiornato il bilancio: quattro persone sono morte compreso l’attentatore e un agente di polizia intervenuto per fermarlo.

“Riteniamo che almeno 40 sono rimaste ferite, alcune in modo grave sono in condizioni critiche, tra i feriti ci sono anche due agenti di polizia” ha detto Mark Rowley comandante dell’unità anti terrorismo.

Tra le persone rimaste ferite due italiani, una ragazza romana è stata ricoverata e operata in ospedale.

L’attacco è stato compiuto da un uomo vestito di nero, che ha lanciato un suv contro la folla sul ponte di Westminster, di fronte al Big Ben, prima di pugnalare a morte un agente di polizia per poter fare irruzione in Parlamento. L’aggressore, armato di due coltelli, è stato ucciso da un altro poliziotto in borghese.

L’attentato non è stato rivendicato ufficialmente e l’identità dell’attentatore, che avrebbe agito da solo, non è stata ancora rivelata.

“Domani mattina il parlamento si riunirà normalemente. Ogni tentativo di attentare ai nostri valori, alla nostra libertà, alla nostra democrazia, è destinato al fallimento. Non permetteremo alle voci della violenza di sconfiggerci”, ha detto la premier britannica Theresa May davanti al numero 10 di Downing Street, rendendo un caloroso omaggio all’operato delle forze dell’ordine poco dopo l’attacco.

Intanto sono in corso perquisizioni in varie parti del paese con numerosi arresti.