Al Piccolo Eliseo L’isola degli Schiavi, risate a ruoli invertiti

Super cast, Fresi: ci porterei il Parlamento, Anzaldo: utopia

MAR 23, 2017 -

Roma, (askanews) – Al Piccolo Eliseo ha debuttato “L’Isola degli Schiavi” (in scena fino al 9 aprile), pièce del 1725 di Pierre de Marivaux, ma sempre attualissima, interpretata da un cast d’eccezione.

Quattro dispersi, il conte Ificatre (Stefano Fresi) con il suo servo Papele (Giovanni Anzaldo), la marchesa Eufrosine (Ippolita Baldini) con la sua serva Silvia (Carla Ferraro), sono gettati da un naufragio sull’isola degli Schiavi, governata dal saggio Trivellino (Carlo Ragone), il quale ha fondato una singolare repubblica, in cui i servi scambiano il loro posto con quello dei padroni e viceversa.

Stefano Fresi:

“Mi piacerebbe che il parlamento tutto si trovasse nella condizione dell’Isola degli schiavi e che si trovassero a dover campare con una pensione molto bassa, a dover lottare con dei politici che non si tagliano un euro di stipendio e poi ti dicono ‘risparmiate, stringete la cinghia’, insomma invertire i ruoli farebbe bene a tutti”.

Giovanni Anzaldo:

“Io mi chiedo se questo gioco dovesse essere fatto adesso finirebbe uguale… Nel senso che alla fine chi è padrone è padrone anche dentro, anche se lo fai diventare schiavo, e vicerversa. Sarebbe bello che non esistessero ruoli, non un ribaltamento, ma un annullamento completo, ma questa è un’utopia”.

Le attricie Carla Ferraro e Ippolita Baldini, rispettivamente la schiava e la marchesa:

“La serva fa anche simpatia tutto sommato, perché in realtà è vessata da questa marchesa che crede che tutto ruoti attorno a sé”, spiega Ferraro.

“Lo spettacolo casualmente si chiama ‘L’isola degli schiavi sennò si sarebbe chiamato ‘La marchesa Eufrosine'”, scherza Baldini.