Veronafiere, Sol d’Oro: Giorgetti racconta l’olio extravergine

L'oro giallo tra contraffazione e direttive Ue

MAR 1, 2017 -

Roma, (askanews) – A Sol d’Oro, la rassegna dedicata all’olio extravergine d’olivo messa a punto da Veronafiere, Askanews ha intervistato Marino Giorgetti.

“Buongiorno sono Marino Giorgetti e sono il Responsabile tecnico e capo panel del concorso Sol d’Oro a Verona, un concorso giunto quest’anno alla quindicesima edizione”.

“Chiaramente – ha messo in evidenza Giorgetti – il maggior numero di campioni viene dall’Italia, tutte le regioni sono rappresentate”.

“In Italia – ha spiegato Giorgetti – abbiamo circa 500 varietà di olivi diversi, che costituiscono un patrimonio unico nel suo genere e unico al mondo, per cui questa estrema differenziazione degli oli prodotti è un pochino l’asso nella manica dell’olio italiano, per poter appunto soddisfare i diversi consumatori con caratteristiche degli oli, e intensità degli oli completamente diverse”.

Per Giorgetti, “è un mondo abbastanza ampio, io dico essere il principe dei condimenti ma è anche un alimento, ed è un prodotto purtroppo spesso contraffatto”.

“Le direttive europee – ha spiegato infine – volte al controllo della qualità degli alimenti vengono fatte proprio perchè si ha una sempre maggiore attenzione e studi sulle caratteristiche di alcuni composti dell’olio, che ci permettono di controbbatere a queste sofisticazioni, perc cui ecco che le analisi chimiche vengono molto più modificate proprio per cercare nuove metodologie anticontraffazione”.

“L’allargamento di paesi produttori è un fatto, secondo me, non negativo. Nel senso che la coltura dell’olivo è bene che si espanda, quindi ben vengano anche nuovi paesi che si dedicano a questa coltivazione. Chiaramente c’è bisogno di una certa tecnica di coltivazione, di trasformazione, di conservazione e poi di commercializzazione”.