L’Egitto si sforza di rilanciare il turismo e il patrimonio

Gli obiettivi del ministero delle Antichità: riaprire i musei

GEN 3, 2017 -

Roma, (askanews) – L’Egitto, colpito da una crisi economica senza precedenti e vittima di un tracollo nel settore del turismo, prova a ripartire, puntando sul suo sconfinato patrimonio archeologico. L’idea è di riaprire numerosi musei nel 2017, per rilanciare il turismo. Come spiega il ministro delle Antichità, Khaled el-Enany.

“Il ministero delle Antichità – dice – è un ministero che prima della rivoluzione di gennaio del 2011 era un Consiglio superiore delle Antichità. Era un Consiglio molto ricco e dopo quella data, con il crollo del numero dei turisti, le nostre entrate si sono fortemente abbassate e questo ha avuto ripercussioni sullo stato dei monumenti egiziani di tutte le epoche”.

Dopo la rivoluzione del 2011, la destituzione del presidente Hosni Mubarak e quella del presidente Mohamed Morsi nel 2013, l’Egitto vive un momento di forte instabilità politica ed è gravemente minacciato dai jihadisti. Le conseguenze sono un crollo totale del turismo.

“Lavoriamo sul rimpatrio di tutte le collezioni che sono uscite dall’Egitto in modo illegale; siamo riusciti a riportare molti reperti. Solamente la settimana scorsa abbiamo recuperato 4 reperti dagli Stati Uniti, una stele dalla Svizzera e due lanterne dagli Emirati arabi”.

“Abbiamo riaperto recentemente il museo della città di Malawi che era stato saccheggiato tre anni fa dai terroristi. Abbiamo anche riaperto il museo di Kom Oshim a Fayoum. Il prossimo mese riapriremo il museo delle arti islamiche, la cui facciata era stata distrutta durate un atto terroristico nel gennaio 2014. Apriremo anche una parte del museo della civiltà egiziana in questo mese, e il Grande Museo Egiziano a Giza (Gem) entro un anno, un anno e mezzo. Si tratta di progetti che potranno attirare turisti”.