Cyber Security, Bonannini: gli hacker non sono l’unico rischio

L'Ad di Interoute: poca conoscenza infrastrutture strategiche

DIC 28, 2016 -

Roma, (askanews) – La sicurezza informatica ha assunto un’importanza via via crescente nell’economia globalizzata, tanto che oggi l’attenzione degli esperti si è spostata dalle ormai note implicazioni commerciali, a quelle strategiche di difesa della Nazione. In questo quadro l’Italia sta facendo abbastanza sul fronte della Cyber Security? Askanews ha raccolto l’opinione di Simone Bonannini, amministratore delegato di Interoute, provider internazionale di servizi per le telecomunicazioni.

“Il termine Cyber security è spesso un po’ abusato, visto che quasi tutti pensano esclusivamente alla sicurezza informatica, la sicurezza It, il che va anche bene. Temo però che ci si dimentichi spesso di guardare alla parte di sicurezza infrastrutturale, quindi di scendere un po’ di livello e fare in modo che non ci si preoccupi solo di scongiurare un possibile hackeraggio di un sistema informativo, di un database, di una banca o di una grande multinazionale che si occupa magari di armamenti: l’importante è anche controllare la sicurezza dal punto di vista dell’infrastruttura” spiega Bonannini. “Ho il timore che non ci sia in questo momento una sensibilità e una conoscenza di come davvero siano fatte sul nostro territorio le infrastrutture e quali siano effettivamente strategiche. Quindi il mio auspicio è che si inizi a guardare con più attenzione e professionalità a questo aspetto”.