“L’amore rubato”, 5 storie di violenza sulle donne per dire no

Tratto da Maraini, con Rocca, Pession, Ricci, Preziosi, Montanari

NOV 25, 2016 -

Roma (askanews) – Sono cinque donne di età, classe sociale, formazione diverse, ma tutte sono vittime di violenze, fisiche o psicologiche, da parte del proprio uomo le protagoniste de “L’amore rubato”, di Irish Braschi, ispirato all’omonimo libro di Dacia Maraini. Il film, nei cinema il 28 e 29 novembre, nasce dall’esigenza di sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne: un progetto abbracciato con entusiasmo da una grande cast, fra cui spiccano Elena Sofia Ricci, Stefania Rocca, Gabriella Pession, Alessandro Preziosi, Francesco Montanari.

Pession, nel film, è una donna fragile vittima di un compagno egocentrico e possessivo. “Credo che la violenza psicologica sia quella che toglie dignità, autostima, coraggio a una persona, libertà, voglia di potersi esprimere, indipendenza. A me quello che interessa molto, soprattutto legato al mio episodio, al mio personaggio, è quello che quest’uomo fa prima di arrivare ad ammazzarla, cioè le toglie vita”.

Elena Sofia Ricci interpreta un’insegnante di mezza età che incontra l’uomo sbagliato. Per l’attrice oggi in Italia è sempre più necessaria un’opera di prevenzione per evitare la violenza sulle donne. “E’ compito della società, quindi nostro: delle mamme, dei papà, delle scuole, delle istituzioni, della burocrazia, che deve snellirsi, deve velocizzarsi, affinché le denunce non passino da una scrivania ad un’altra per magari mesi, mesi e mesi finché è troppo tardi”.

Preziosi nel film è un insospettabile professionista borghese che dentro casa ha scoppi di rabbia violenti contro la moglie, interpretata da Stefania Rocca. “Queste figure così apparentemente risolte dal punto di vista, sentimentale, matrimoniale, familiare, nascondono dei demoni incredibili dentro. E rivedermi mi ha molto colpito”. “Questo è un film per gli uomini”.